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Avventure ad alta quota,
premiato il trekker Paolo Profili

FALCONARA - Ricevuto stamattina al Castello il falconarese che, insieme agli amici Dante Massari di Cupramontana e Silvano Sordoni di Ancona, è pronto a ripartire per il Nepal. Ha già 'scalato' l'Himalaya e il Kilimangiaro

Fare trekking sull’Himalaya per salire fino a 6mila metri di altezza non è un’impresa per tutti. Il falconarese Paolo Profili lo ha fatto per ben due volte e, insieme agli amici Dante Massari di Cupramontana e Silvano Sordoni di Ancona, sta già programmando la terza esperienza. Tornato il 19 novembre e in attesa di ripartire per il Nepal, il 60enne di Palombina Vecchia è stato ricevuto al Castello, insieme all’amico Massari, dal sindaco Stefania Signorini, che gli ha consegnato una medaglia realizzata dall’artista Guido Armeni come riconoscimento per la sua voglia di avventura. «La passione per il trekking ad alta quota è nata 30 anni fa – hanno spiegato Profili e Massari – con i primi viaggi in Nepal sull’Himalaya, in Africa sul Kilimangiaro a 5.847 metri, in Sudamerica dove siamo saliti sull’Ojos del Salado, a 6.890 metri. Altre avventure ci hanno portato in Ecuador, Perù, Patagonia».

Per il suo secondo viaggio in Nepal, Paolo Profili è partito dall’Italia il 28 ottobre scorso: destinazione Kathmandu, da dove i tre marchigiani si sono avventurati nella Rolwaling Valley, sulla catena montuosa dell’Himalaya. Qui le temperature notturne scendono fino a -20 gradi e il ghiacciaio è perenne. Ad accompagnarli, due guide e cinque ‘portatori’, ragazzi abituati fin da piccolissimi a scalare le vette tibetane. Sono stati loro a trasportare in spalla fino alla destinazione decine di chili di materiale, tra tende, attrezzature, una cucina da campo e cibarie, prevalentemente riso e patate. Il gruppo ha prima raggiunto il Tashi Labsta (o Parchamo Peak) a 5.800 metri di altezza e successivamente, attraverso il Renjo Pass, i tre amici si sono affacciati su Gokyo Lake, a una quota di 4.700 metri, da dove la vista è mozzafiato. «Ti affacci e sei al cospetto delle montagne più alte del mondo – racconta Dante Massari – con l’Everest ad appena 10 chilometri di distanza in linea d’aria». L’atleta falconarese Paolo Profili si è appassionato alla montagna dopo anni di corsa su strada e 30 maratone. «Mi piacciono gli ambienti estremi e partecipo a corse in montagna e salite alpinistiche. In Italia ho preso parte alla Sky Running, 40 chilometri con un dislivello di 3mila metri». Un modo per tenersi in allenamento, in attesa del viaggio programmato per mesi. Inutile dire che la meta preferita resta proprio il Tibet, non solo per mettere alla prova il fisico, ma anche per immergersi in una cultura completamente diversa. «Quando viaggi in questi Paesi ti rendi conto di quanto sei fortunato – chiude Profili -. Noi viviamo in un mondo più ricco e non ci accontentiamo, loro vivono con poco e sono molto meno stressati, sempre pronti al sorriso».

I tre amici fanno parte dell’associazione Trail Adventure Marche, dedita allo sviluppo degli sport in montagna e organizzatrice del ConeroTrail, con sede a Falconara, di cui Profili è presidente. A illustrare al sindaco l’impresa di Profili era stato l’assessore allo Sport Marco Giacanella, che aveva raccolto le segnalazioni di un cittadino. «E’ stato un piacere segnalare uno dei falconaresi che si è distinto con successo in un’impegnativa prova sportiva – dice l’assessore Giacanella -. Falconara sotto l’aspetto sportivo ha sempre fornito esempi positivi che siamo contenti di raccontare e riconoscere».

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