Aveva approfittato dello stato di emergenza per l’alluvione di Senigallia rubando alcuni borse lasciate fuori da un’abitazione: condannato un pugliese di 30 anni. Per il giovane, accusato sia di furto che resistenza a pubblico ufficiale, il giudice Lamberto Giusti ha oggi stabilito una pena di 9 mesi di reclusione. Il raid ladresco era avvenuto il 6 maggio in via Feltrini, fuori da un’abitazione dove la proprietaria stava cercando di salvare gli oggetti dalla morsa dell’acqua. Tra gli oggetti portati all’esterno c’era anche una borsa e dei portagioie completamente vuoti. Approfittando della distrazione della donna, il 30enne aveva messo le mani sul misero bottino, dileguandosi. Qualche minuto dopo era stato fermato dai carabinieri. «Mi è stato detto di buttare queste cose» si era giustificato l’imputato che poi si era scagliato contro gli uomini dell’Arma, con calci e pugni. Per lui era scattata una doppia denuncia.
(Fe. Ser.)
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