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Fausto Sassi nuovo presidente
dell’Unione dei Comuni
della Media Vallesina

MAIOLATI SPONTINI - I punti salienti del documento programmatico presentato dal neo eletto prevedono il “confronto e l’analisi dell'attuale stato dell'Unione con le nuove Amministrazioni che subentreranno in seguito alle elezioni di maggio 2019"

Fausto SAass, nuovo presidente dell’Unione Media Vallesina

Il sindaco di Rosora, Fausto Sassi è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina, l’ente che riunisce per la gestione di importanti servizi le amministrazioni di Maiolati Spontini, Castelplanio, Montecarotto, Rosora, San Paolo di Jesi e Poggio San Marcello. A ufficializzare il passaggio di consegne e la nomina del nuovo presidente è stato, nei giorni scorsi, il Consiglio dell’Unione. Sassi è il decimo presidente dell’organismo fondato nel 2003 e succede a Umberto Domizioli, in carica dal novembre del 2016. In base al criterio dell’alternanza il nuovo sindaco a capo dell’Unione sarà, dunque, quello di Rosora, l’ultimo Comune ad entrare a far parte dell’ente e che non aveva ancora espresso un presidente. L’Amministrazione comunale di Rosora, inoltre, è l’unica, fra quelle dell’Unione, a non essere coinvolta nella tornata elettorale del prossimo maggio, cosa che garantirà la continuità del mandato di Sassi, della durata prevista, da Statuto, di 20 mesi. Un periodo nel quale Sassi si è prefisso di raggiungere una serie di traguardi e di consolidare i risultati già ottenuti dall’Unione.
Prima dell’illustrazione del documento programmatico da parte di Sassi, il presidente uscente Domizioli ha presentato, di fronte all’Assise, un bilancio del proprio mandato. Ha parlato di “due anni difficili”, nei quali non è riuscito a “dedicare il tempo e mettere la spinta necessaria per mantenere quanto programmato”, ossia portare all’interno dell’Unione nuove funzioni o parti di funzioni ora in capo ai singoli Comuni. Ha ricordato, comunque, un’importante iniziativa avviata e ormai in cammino, ossia “la funzione di ente capofila di un progetto, destinato a portare anche vantaggi economici, del servizio Politiche Agroambientali della Regione Marche che coinvolge aziende agricole del settore biologico e associazioni di categoria delle Valli dell’Esino e del Misa. L’obiettivo è la tutela dei corpi idrici superficiali e profondi, attraverso l’utilizzo di tecniche di produzione a basso impatto. Oltre a elaborare il progetto, l’Unione ha anche il ruolo di fare da collante fra le associazioni e le aziende private coinvolte”. Il generale, Domizioli ha riconosciuto come all’Unione serva, effettivamente, un nuova spinta. Il nuovo presidente Sassi ha raccolto l’auspicio di Domizioli di rafforzare l’ente. Un obiettivo che, ha spiegato, sarà alla base del suo mandato.

Ad oggi l’Unione dei Comuni della Media Vallesina ha ricevuto dai Comuni aderenti il trasferimento di funzioni e servizi come la Polizia locale, la Protezione civile, Catasto e Statistica, Trasporto sociale, Università degli Adulti, Colonia marina, mentre altri, come i Servizi sociali e la derattizzazione, sono stati trasferiti soltanto da alcuni Comuni. “L’Amministrazione che sta subentrando – ha osservato il presidente Sassi – si ritroverà, con molta probabilità, a maggio, ad avere interlocutori diversi da quelli oggi presenti negli organi dell’Unione, pertanto il programma prevede innanzitutto di analizzare seriamente, insieme ai futuri protagonisti dell’Unione, che tutti i servizi ad oggi gestiti siano trasferiti da tutti i Comuni, con l’obiettivo di uniformare le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini dell’Unione e contestualmente elevare il livello qualitativo a parità di costi, sfruttando le conseguenti economie di scala”.
Sassi ha sottolineato come “le funzioni relative alla Protezione Civile, Catasto e statistica dovranno essere implementate, per far sì che le stesse siano pienamente rispondenti alle esigenze operative dell’Ente e alle attese della popolazione amministrata. Per superare la stagnazione nella quale l’Unione si trova occorre analizzare quale siano le problematiche che colpiscono i Comuni membri e cercare di risolvere le criticità attraverso l’Unione, adottando un sistema di regole precise e dettagliate che agevolino la risoluzione dei problemi”.

I punti salienti del documento programmatico presentato da Sassi prevedono, dunque, il “confronto e l’analisi dell’attuale stato dell’Unione con le nuove Amministrazioni che subentreranno in seguito alle elezioni di maggio 2019; la definizione di regole, tempi e modi dettagliati per gestire in modo più efficiente ed efficace i servizi dell’Unione, partendo da un’analisi approfondita del personale da assegnare; un’attenta analisi dei costi/benefici delle funzioni già operanti e l’individuazione dei possibili miglioramenti da apportare”.  Sassi pone come obiettivo anche quello di “individuare le ulteriori funzioni o parti di funzioni o ulteriori servizi da trasferire all’Unione” e indica, a suo avviso, quali debbano essere: il Trasporto scolastico e il Servizio di refezione scolastica, lo Sportello Unico delle Attività Produttive, la gestione giuridica ed economica del personale dipendente, la valorizzazione del ruolo dell’Unione come soggetto idoneo per esercitare le funzioni di Centrale Unica di Committenza.

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