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Parcheggio selvaggio,
in piazza Rosselli
oltre mille multe in un anno

ANCONA – Dall'inizio del 2019, sono già state elevate dalla Polizia Municipale 271 sanzioni per gli automobilisti indisciplinati che lasciano le proprie macchine nelle aree riservate a taxi e bus. Berardinelli (Fi): «Pochi giorni fa uno studente ha rischiato anche di essere investito»

 

A piazza Rosselli va in scena il parcheggio selvaggio. Protagonisti, gli automobilisti indisciplinati che decidono di ignorare i segnali di divieto di sosta e lasciano le proprie macchine nelle aree destinate a bus e taxi, «costringono gli autisti a fare delle gimkane tra i mezzi». Il j’accuse arriva dal capogruppo di Forza Italia, Daniele Berardinelli, che dai banchi di palazzo degli Anziani ha interrogato l’assessore Stefano Foresi per sapere cosa stesse facendo l’amministrazione in proposito, anche alla luce dello «scampato pericolo di uno studente che pochi giorni fa, scendendo da un autobus, ha rischiato di essere investito nel piazzale. Le macchine mettono a rischio l’incolumità dei pedoni, rallentano i tempi di percorrenza dei mezzi pubblici e potrebbero causare collisioni ingiustamente addebitate agli autisti».
Va detto che la Municipale è stata parecchio attiva in proposito, elevando in poco più di un anno oltre mille multe: «effettivamente, in certe ore ci sono tantissime auto – concede Foresi– e per questo abbiamo intensificato i controlli. Nel 2018, in tutta piazza Rosselli, la Polizia Municipale ha emesso 917 contravvenzioni, mentre dal primo gennaio 2019 al 28 marzo ne sono state elevate 271. Dall’inizio di quest’anno i controlli sono comunque aumentati perché, oltre alla pattuglia dei vigili urbani, un vigile di quartiere tre volte alla settimana presidia la zona. Dato che in alcune ore ci sono tante auto, aumenteremo i controlli». Risposta che ha convinto a metà Berardinelli: «se l’aumento delle multe non riesce ad essere un deterrente – il consiglio – si potrebbe posizionare una telecamera o studiare una soluzione per l’accesso solo dei bus e dei taxi in quell’area».

 

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