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Ampliamento superficie Musone,
sbloccati 20 milioni di euro

FIUME - Dopo il bando per la gara d'appalto l'inizio dei lavori, compresi nei territori dei comuni di Cingoli, Montefano e Filottrano: dureranno due anni

 

Il fiume Musone in piena

 

E’ stato pubblicato dal Mipaaft il decreto per l’approvazione della graduatoria definitiva delle domande di finanziamento per infrastrutture del Piano irriguo nazionale. Tra le 19 ammesse, è stata confermata anche quella per l’ampliamento della superficie irrigua del fiume Musone. L’avvio dell’opera (così come per le altre 18), aveva subito ritardi a causa della presentazioni di ricorsi contro la graduatoria, ma ora la procedura si è finalmente sbloccata. Grazie a questo intervento, la nuova superficie irrigua lorda salirà a 1.900 ettari, compresi nei Comuni di Cingoli, Montefano e Filottrano. Ora finalmente si potrà dare avvio al bando europeo per la gara di appalto, a cui seguirà la stipula del contratto e il successivo inizio dei lavori, che si spera di avviare entro l’anno. Il progetto prevede la realizzazione di un serbatoio di compenso (laghetto) in località San Faustino di Cingoli e una rete di distribuzione con condotte in pressione per oltre 45 Km (15 Km in acciaio di grande diametro e 30 Km in pvc di piccolo e medio diametro), che serviranno oltre 140 ditte. L’importo complessivo del finanziamento è pari a 20 milioni di euro e la durata dei lavori è stimata in due anni.

Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche

«Attendevamo questo momento con ansia, perché si tratta di un’opera strategica – puntualizza il presidente del Consorzio di bonifica Claudio Netti – . Non è un semplice progetto di irrigazione. Si passerà dal prelievo in falda a quello di acqua “perduta”, che se non fosse trattenuta dalla diga di Cingoli, finirebbe in mare. Questo già definisce il vantaggio enorme in termini ambientali del progetto. Sarà usata acqua a scorrimento (a caduta dalla diga di Cingoli) e questo diventerà il sistema di irrigazione di maggiore interesse nelle Marche, perché avviene senza il consumo di un chilowatt, in quanto è a caduta. Il lago di Cingoli, già grande oasi naturalistica, diventa sempre più strategico. E’ un cambiamento epocale per 140 aziende agricole. Noi con questo progetto riusciremo a contenere i costi ambientali e faremo salire in modo esponenziale il reddito agricolo lordo, in quanto un terreno è assistito da irrigazione diventa molto più produttivo. Molte aziende di giovani agricoltori troveranno con questo sistema un incentivo e un’opportunità. Quindi c’è il rilancio di un’economia sostenibile. Sono molto grato come Consorzio di Bonifica al presidente Ceriscioli che ha risolto molti ritardi». «Questo non è solo un progetto – ha chiosato Michele Maiani, presidente di Anbi Marche – è già finanziato e sarà presto realizzato. E’ doveroso per noi ringraziare la struttura regionale che ci ha supportato, così come l’ingegner Aliberti del Consorzio che lo ha progettato, e un gruppo di giovani neo assunti, ragazzi brillanti e capaci di progettare». Il Consorzio di Bonifica delle Marche ha programmato fino ad ora 102 milioni di investimenti: 20 milioni di interventi sul Foglia, 35 sul Musone, 12 sul Tronto, altri 15 sul Tenna e 7 sull’Aso. Di questi, 82 milioni sono già finanziati e gli altri 20 sono in corso di approvazione.

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