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Aerdorica, l’amministratrice unica
Federica Massei si dimette

ANCONA – Con decorrenza dal 29 aprile, l'Au non sarà più alla guida della società gestore dell'aeroporto Sanzio e la Regione, attuale socio di maggioranza, dovrà nominare una figura ad interim che traghetti la situazione fino all'entrata del socio privato. Ceriscioli: «affrontate e superate grandi difficoltà, ora mette a disposizione anticipatamente il suo ruolo per avviare, il prima possibile, una nuova fase»

L’amministratore unico di Aerdorica Federica Massei

 

 

L’amministratrice unica di Aerdorica, Federica Massei, si è dimessa oggi (10 aprile), con decorrenza dal 29 aprile. La lettera in cui annunciava il suo addio alla società gestore del Sanzio è stata inoltrata stamattina e ora la Regione, attuale socio di maggioranza, dovrà nominare una figura ad interim che traghetti la situazione fino all’entrata del socio privato – il fondo anglo-svedese Njord Partners tramite la sua costola italiana Njord Adreanna –, prevista tra giugno e luglio. Prima, però, lo step fondamentale dell’adunanza dei creditori, calendarizzato per il 18 aprile, durante il quale si voterà sul piano concordatario: se ci sarà il via libera, Aerdorica potrà dirsi finalmente salva, altrimenti arriverà il fallimento. A quell’appuntamento, Massei sarà ancora presente. «È stata un’amministratrice capace e determinata che ha traghettato la Aerdorica, con debiti accumulati in tanti anni, fino al risanamento – commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – Ha gestito la fase più complicata, mantenuto in attività l’aeroporto, richiesto il concordato in continuità, attivato la gara per la ricerca del socio privato e infine gestito, insieme alla Regione Marche, anche la difficile pratica della richiesta di aiuti di stato all’Ue. Esemplare che, affrontate e superate grandi difficoltà, metta ora a disposizione anticipatamente il suo ruolo per avviare, il prima possibile, una nuova fase. Il nuovo amministratore potrà concludere gli ultimi passaggi per il risanamento che inizierà con l’omologa del concordato e il conseguente aumento di capitale. Lo scalo ha resistito in tempi difficilissimi e inizia a guardare alle opportunità che ci può ancora offrire: tanta crescita in quelle dimensioni che riguardano il turismo e l’economia marchigiana. L’aeroporto è una infrastruttura di importanza vitale per una economia che oggi guarda al mondo».

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