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Area vasta 2, riduzione posti letto
per garantire il piano ferie

ANCONA – Dal 1 giugno al 30 settembre, le strutture di Fabriano, Jesi e Senigallia subiranno una riorganizzazione delle attività che Fp Cgil ha definito «diversa dagli anni scorsi e del tutto assurda». Intanto, domani diventeranno effettive le dimissioni del direttore Milco Coacci

L’ospedale regionale di Torrette

 

 

Dopo l’addio al suo direttore Milco Coacci, dimissionario ad un mese dall’insediamento, l’Area vasta 2 perde anche posti letto in vista dell’estate. Nonostante la proroga per oltre 300 dipendenti a tempo determinato in scadenza il 15 giugno, comunicata martedì dall’Asur, saranno necessarie riduzioni delle attività, che dovranno comunque garantire i livelli essenziali di assistenza. Dal sabato al 30 settembre, dunque, le strutture dell’Av2 saranno rimodulate per assicurare il piano ferie, con un riassetto organizzativo definito da Fp Cgil «diverso dagli anni scorsi, del tutto assurdo, e probabilmente definitivo».
Come stabilisce il piano ferie stabilito dall’Av2, dal 1 giugno al 30 luglio la struttura di Fabriano vedrà i settori di chirurgia/urologia e ortopedia/oculistica restare invariati, mentre nella sezione ginecologia e otorinolaringoiatra non si potrà andare oltre i 10 posti letto. Dal 1 agosto, invece, ci sarà una riduzione a due settori chirurgici: chirurgia/ginecologia/urologia potranno contare su un totale di 25 posti letto (17 il primo, tre il secondo e cinque il terzo), mentre ortopedia/oculistica/Orl ne avranno 22 (rispettivamente 14, tre e cinque), sempre da usare in maniera flessibile. Anche l’area medica subirà una riduzione di 10 posti letto, a fronte dei 32 totali previsti (di cui tre di nefrologia) in un’unica sezione. Nella sede di Jesi, i posti letto in chirurgia/urologia – settore che si farà carico anche delle attività di day surgery – passeranno da 28 a 20 (14 previsti nel primo caso e sei nel secondo), mentre in ortopedia si scenderà da 24 a 16, con possibilità di estensione fino ai 19 posti comprendendo i tre di reumatologia. Dieci posti in meno anche per l’area di medicina. Per la degenza post acuzie e le Cure intermedie di Cingoli verranno ridotti 20 posti letto in totale, a cui si aggiungono gli 11 del reparto reumatologia. Non va meglio a Senigallia, dove ci sarà una riduzione di quattro posti a nefrologia, quattro a cardiologia, quattro o cinque ad ortopedia e tre o quattro a chirurgia generale. Saranno invece solo spostati i settori di medicina e degenza post acuzie, che beneficeranno di 51 posti letto in totale.
Per quanto concerne le sedi di Ancona, invece, otto posti letto in meno nel settore cure intermedie di Chiaravalle e tre in meno in quello di Loreto, con possibilità di rimodulazione nelle attività di assistenza domiciliare. In tutte le sedi, inoltre, ci sarà una rimodulazione di quelle ambulatoriali e operatorie, queste ultime definite secondo calendari mensilmente redatti per l’intero arco temporale. Un piano ferie che non convince i sindacati e che la dice lunga sulle difficoltà che sta attraversando l’Av2. Nella delibera 82 del 28 gennaio 2019, è prevista una rideterminazione della spesa legata al personale in ottemperanza alla normativa nazionale che definisce vincoli precisi: dal 1 gennaio 2020, la sanità regionale si dovrà assestare su una spesa pari a quella del 2004, meno l’1,4%. Nella ridefinizione, «il costo del personale nelle quattro aziende ospedaliere regionali deve essere di 918 milioni di euro in totale – spiega Alessandro Mancinelli, Fp Cisl – e l’Asur passerà da 627 milioni di euro a 610 milioni, una cifra da raggiungere nel triennio e che nel 2019, per l’Av2, significa un recupero sul costo del personale di 4,4 milioni di euro, il più consistente tra le aree vaste, che in totale dovranno rientrare di 6,8 milioni di euro».

Area Vasta 2, il direttore Coacci si dimette a un mese dall’insediamento

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