Foto d’archivio
«Nell’Area vasta 2 sono stati tolti 7 milioni di euro alla voce Personale, beni, servizi, medici convenzionati, altri costi». È l’allarme lanciato dalle sigle sindacali Cgil Cisl e Uil di Ancona, che temono un contraccolpo sul livello di prestazioni sanitarie nella provincia. «Nel mese di luglio – scrivono i sindacati in una nota –, la direzione generale dell’Asur ha definito i budget provvisori delle cinque Av, ovvero il riparto su scala territoriale del complesso delle risorse economiche necessarie a garantire i servizi sanitari per i cittadini delle Marche. Nell’ambito di questa operazione abbiamo assistito – nell’arco di pochi giorni – ad un singolare ripensamento, con pesante riduzione della somma destinata all’Av2 di Ancona. Dopo la prima ripartizione (attuata con determina Asur 359 del 2 luglio), infatti, – l’Asur è tornata sui suoi passi e, con determina 380 del 18 luglio ha rivisto la distribuzione delle risorse: mantenendo inalterato il totale delle disponibilità, ma togliendo 7 milioni di euro all’Av2».
Un’operazione definita «fortemente penalizzante per l’Av più grande e complessa delle Marche, che allontana ulteriormente le risorse assegnate alla sanità anconetana (pari a 663 milioni) dalle effettive necessità e persino da quanto definitivamente assegnato nel 2018, cioè 688 milioni. Si pensa dunque di garantire, nel 2019, la stessa qualità e quantità della risposta sanitaria nella provincia di Ancona spendendo quasi 25 milioni in meno?», si domandano le sigle, che aggiungono: «appare anche incomprensibile la motivazione della diversa distribuzione delle risorse che penalizza l’Av dorica (ma pure quella di Pesaro). Non vorremmo che si pensasse di attribuire all’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona compiti e funzioni propri dell’Av».
Infine, i sindacati segnalano che, rispetto al budget di previsione del 2018, «per l’Av2 si individua un incremento delle risorse destinate al privato accreditato per oltre 3 milioni di euro: l’intenzione – neanche tanto celata – dell’Asur è quella di cedere ulteriori servizi al privato?»
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