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Aggressione in Tribunale, Miranda:
«Prioritaria la sicurezza negli uffici»

ANCONA - Dopo l'episodio di violenza avvenuto nella cancelleria civile, il presidente dell'Ordine forense di Ancona evidenza la necessità di un confronto con gli Uffici Giudiziari per questioni già da tempo segnalate. Sul caso è intervenuta anche la Cgil

L’avvocato Maurizio Miranda

 

Il caso dell’aggressione nella cancelleria civile del Tribunale di Ancona ripropone un tema caldissimo legato alla necessità di sicurezza all’interno del Palazzo di Giustizia.«Prendiamo atto di un ulteriore episodio che evidenza la necessità di un pronto confronto con gli Uffici Giudiziari per le questioni, da tempo segnalate dall’Ordine degli Avvocati, che attengono alla sicurezza all’interno del Palazzo di Giustizia» ha detto Maurizio Miranda, Presidente dell’Ordine degli Avvocati esprimendo sconcerto nei confronti dello spiacevole accadimento. «E’ doveroso occuparsi di tale importante problematica al fine di cercare di ridurre ogni possibile rischio all’interno degli uffici». Il problema non è nella selezione degli accessi». «E’ sicuramente encomiabile il lavoro svolto dagli addetti i quali svolgono controlli scrupolosi e costanti, che però non riescono ad arginare comportamenti che oggettivamente pare difficile prevedere – insiste Miranda – Gli Avvocati esprimono la più forte solidarietà nei confronti del personale di cancelleria, quotidianamente impegnato in favore dell’utenza con competenza, professionalità e pazienza. Non possiamo che assicurare il nostro massimo impegno nel fare quanto possibile per evitare il ripetersi di simili accadimenti». Sulla questione è intervenuta anche Stefania Ragnetti, segretaria generale Fp Cgil Ancona: «Il caso della dipendente dell’ufficio della cancelleria civile del Tribunale di Ancona, insultata e aggredita durante l’orario di lavoro, riporta all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si è ripetuto quanto già avvenuto nelle scorse settimane al pronto soccorso degli ospedali riuniti di Ancona. Episodi simili sono stati registrati in altri ospedali della provincia e presso i Cup dei poliambulatori e torneranno ad accadere anche più numerosi, soprattutto in previsione dei pensionamenti, se non ci saranno assunzioni». Secondo Ragnetti, «il personale attualmente impiegato nei servizi pubblici è insufficiente per fornire risposte in tempi celeri e, anzi, qualche servizio è a rischio collasso. In tal senso, anche la sicurezza può venir meno. Di qui, la necessità d’investire più risorse anche su questo fronte».

 

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