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Donna aggredita con il manganello:
identificato e denunciato il terzo uomo

ANCONA - A tradirlo è stato lo smartphone sottratto alla vittima, la 33enne che era stata accerchiata in Corso Amendola a Marzo. Il nigeriano con dimora a Pescara continua a utilizzarlo senza intuire che gli investigatori della Squadra Mobile erano ormai sulle sue tracce. Deve rispondere del reato di ricettazione

 

I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona sono riusciti ad individuare e denunciare un cittadino di nazionalità nigeriana, O. M., dimorante a Pescara, ritenendolo responsabile del reato di ricettazione aggravata dello smartphone sottratto durante una rapina, commessa ai danni di una donna in città nello scorso mese di Marzo. Il fatto era avvenuto  di notte, ai danni di una 33enne in Corso Amendola. Nella circostanza due dei tre autori del reato erano stati subito  assicurati alla giustizia nella flagranza del delitto, dalle volanti della Polizia di Stato. La successiva attività investigativa della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona, è partita dall’analisi dei dati telematici e ha permesso di ricostruire la rete dei soggetti legati all’utilizzatore del telefono rapinato.

Il successivo passaggio investigativo, consistente nel riconoscimento fotografico dell’utilizzatore dell’apparecchio telefonico, da parte di una delle persone informate sui fatti ed ascoltata in merito, ha tolto ogni dubbio sulla responsabilità della persona individuata come ricettatore che, immaginando di essere distante dai luoghi teatro dei fatti  usava con estrema tranquillità quel telefonino. Le indagini sono il risultato della corretta sinergia tra le varie articolazioni della Polizia di Stato, che ha reso possibile la quadratura del cerchio intorno a tutti i malfattori della vicenda.

«Vuoi fare sesso con noi?» Donna accerchiata e malmenata con un manganello

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