di Talita Frezzi
La storia commovente di Zelalem Bekele Mengistu, il ragazzo etiope di 27 anni annegato a largo di Palombina il 31 luglio scorso mentre cercava refrigerio insieme ai suoi amici di università, ha commosso la comunità di Ancona e Falconara. Tante persone stanno aderendo alla gara di solidarietà per riportare Mengistu nella sua terra natale e restituire la salma alla madre, affinché possa darle una degna sepoltura. Tra questi, c’è l’imprenditrice anconetana Elena Guadagnini, titolare dell’omonima impresa funebre Tanatologia di Ancona. Guadagnini si trova all’estero, ma ha letto la notizia e, commossa ha deciso di fare qualcosa di concreto per il neo dottore in Economia che stava frequentando un dottorato all’Università Politecnica delle Marche. Un giovane il cui sogno è stato risucchiato dalle onde di Palombina, come la sua vita. «Vorrei poter aiutare la famiglia – dice l’imprenditrice – pensavo di far avere un cofano funebre a prezzo di costo, così da abbattere un po’ le spese. Purtroppo non riesco a fare documenti o altro, ma volendo posso contribuire così. Se posso essere d’aiuto, lo faccio ben volentieri, spero che i promotori della raccolta fondi mi contattino o vengano all’impresa per studiare come muoverci», conclude, aderendo moralmente e concretamente alla campagna di raccolta fondi lanciata sul sito www.gofoundme.com da altri connazionali, rappresentanti della piccola comunità Etiope presente sul territorio e amici universitari della vittima.
Ventisettenne morto in mare, il Consolato sta cercando la famiglia
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