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Ceriscioli, Ricci e Gostoli a Roma:
incontro con Zingaretti sul nuovo governo
«La nostra priorità e la ricostruzione»

I VERTICI del Pd regionale al Nazzareno per una riunione convocata dal segretario nazionale sui contributi programmatici di un possibile esecutivo "giallo-rosso". Il governatore: «Il sisma è assente nei 20 punti del programma proposto da di Di Maio, deve tornare al centro dell'agenda politica»

 

Ceriscioli, Gostoli e Ricci alla Festa dell’Unità di Pesaro

 

C’erano il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il segretario regionale Giovanni Gostoli stamattina a Roma nella sede del Partito Democratico per un incontro convocato da Nicola Zingaretti. Al centro i contributi programmatici di un possibile “governo di svolta”. «La priorità è rimettere al centro dell’agenda politica il tema della ricostruzione del Centro Italia. Tema assente nei 20 punti del programma proposto da di Di Maio – commenta il presidente Ceriscioli – Ci siamo battuti in ogni sede chiedendo norme straordinarie per un evento unico che nelle Marche ha questi numeri: 30 mila sfollati, 45 mila edifici inagibili. Solo una guerra ha queste conseguenze. Ma noi abbiamo sempre lavorato per la ricostruzione dei nostri borghi meravigliosi che deve ripartire con deroghe capaci di superare i vincoli e le lentezze delle norme ordinarie. Abbiamo ribattezzato il precedente governo, governo dello zero perché così è stato: zero personale per velocizzare le pratiche, zero semplificazione delle norme e quindi zero ricostruzione. Hanno anche bocciato i nostri emendamenti per il sisma condivisi da tutti nella conferenza unificata delle regioni». Altra questione prioritaria quella del rilancio delle aree interne. «La strategia delle Marche sulle aree interne è un delle più illuminate a livello nazionale, che sfida e vince la programmazione del giorno dopo giorno – continua Ceriscioli – Il messaggio lanciato dalla Regione Marche che ha stanziato fondi e promosso bandi specifici sottolinea l’importanza dell’area appenninica e l’attenzione riservata per chi ci vive. Il terremoto ha funzionato da catalizzatore per i problemi, ma anche per le opportunità. Ripartiamo dalle cose concrete, come le infrastrutture e i servizi, per investire sullo sviluppo e sul lavoro, quindi sul futuro, di questi territori. Questi fondi servono per sperimentare una progettualità pilota, sulla quale poi innestare politiche stabili». Ceriscioli ha concluso auspicando la presenza di un rappresentante delle Marche nel nuovo governo, una rappresentanza necessaria per dar voce ai cittadini cosi duramente colpiti.

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