«Sono pronta ad accompagnare Luca Ceriscioli e Fabrizio Volpini all’ospedale di Torrette per assaggiare le pietanze offerte alle persone ricoverate. Così potranno verificare di persona la qualità del cibo e magari velocizzare la risoluzione di un problema che si trascina ormai da anni». La provocazione arriva da Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. L’esponente pentastellata ha predisposto un’interrogazione per sollecitare la riapertura della mensa interna dell’azienda Ospedali Riuniti di Ancona, chiusa per ammodernamento nel 2013 e non ancora operativa. Si rivolge così, con sarcasmo, al governatore delle Marche e al presidente della commissione Sanità, invitandoli a testare assieme il cibo destinato ai pazienti della struttura.
«Da anni ormai – ricorda Pergolesi – arrivano segnalazioni da parte delle persone ricoverate, dei loro familiari e da diverse rappresentanze sindacali, in cui si denunciano che molti pasti vengono non consumati a causa della scarsa qualità degli stessi. Pasta o riso scotti e mollicci, carne dura e secca, tanto che alcuni familiari si vedono costretti a portare del cibo dall’esterno, per garantire la regolare nutrizione ai degenti». La consigliera regionale va dunque al nocciolo della questione. «Quali azioni sono state intraprese dalle prime segnalazioni dei pazienti ricoverati, delle varie associazioni e dei sindacati, per risolvere le criticità più volte emerse anche sulla stampa locale? – chiede Pergolesi -. Come avviene il controllo qualitativo di tutta la filiera, dall’acquisto/provenienza delle materie prime, alla cottura e conservazione fino al trasporto e l’erogazione dei pasti?». Tutti quesiti a cui il presidente Ceriscioli dovrà rispondere in Assemblea Legislativa.
Raffica di lamentele dei pazienti: «A Torrette cibi immangiabili, il catering parte da Rovigo»
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