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Ubriaco, continua a picchiare
la compagna anche al pronto soccorso:
arrestato 19enne incensurato

ANCONA - La vittima ha riportato fratture al setto nasale. I poliziotti hanno bloccato l'anconetano di buona famiglia ieri sera nel parcheggio dell'ospedale di Torrette e l'hanno arrestato per lesioni personali aggravate. E' ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida

foto d’archivio

 

Picchia con violenza la compagna, lei va all’ospedale di Torrette, lui la raggiunge al Pronto Soccorso e continua a pestarla fino a romperle il naso. E’ stato provvidenziale ieri sera, 29 ottobre, intervento delle Volanti che, con grande celerità, hanno fermato l’aggressione. A finire in manette è stato un giovane anconetano di buona famiglia il quale, sentite le sirene delle Volanti, ha tentato di allontanarsi dall’ospedale nascondendosi tra le autovetture in sosta, ma è stato scovato dagli agenti che lo hanno tratto in arresto per lesioni aggravate dall’uso di un’arma, un grosso anello che, durante l’aggressione, il giovane aveva appositamente indossato per cagionare, ancor di più, gravi lesioni alla compagna.

Tutto si è svolto in pochissimi minuti quando, intorno alle 21, sono giunte al 113 della Questura di Ancona più telefonate da parte di alcuni utenti che segnalavano un giovane che, in evidente stato di ebbrezza, stava percuotendo violentemente una ragazza nei pressi del Pronto Soccorso dell’ospedale regionale di Torrette, attingendola con numerosi pugni tirati con particolare veemenza. La giovane donna, dopo essere stata sottoposta ad accurati accertamenti sanitari, è stata refertata per fratture al setto nasale e tumefazioni ed escoriazioni al viso, lesioni guaribili in 30 giorni, salvo complicazioni. I due avevano litigato precedentemente presso la loro abitazione, per motivi non ancora chiari, dove la donna era stata già percossa dal giovane e, per tale motivo, si era portata al pronto soccorso dell’ospedale. G.D., 19enne incensurato, è stato arrestato per lesioni personali aggravate e trattenuto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida.

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