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Caos sul bus, straniero insultato
e minacciato con un coltello:
«La tua razza non deve esistere»

ANCONA - E' accaduto attorno alle 18 sulla linea C mentre la corriera stava transitando sulla Flaminia. E' stato un passeggero italiano a scatenare la sua ira contro un gambiano di 20 anni. Il conducente è stato costretto a fermare il mezzo. Sul posto, la polizia

La polizia dietro il bus

 

di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)

Chiede a un passeggero di abbassare il tono della voce e prima viene riempito di insulti razzisti, poi minacciato con un coltello: «Nero di m…, la tua razza è maledetta». La rabbia di un italiano di mezza età si è scatenata questo pomeriggio sulla corriera della linea C nei confronti di un gambiano di 20 anni. Il bus è stato costretto a fermarsi all’incrocio tra via Flaminia e via Conca. Tutti i passeggeri sono stati fatti scendere e sul posto è piombata la polizia. Quando sono arrivati gli agenti, il 50enne non c’era già più. E’ stata però ascoltata la versione dello straniero e quella fornita da altri utenti del mezzo diretto a Chiaravalle e partito dal centro di Ancona. Stando a quanto emerso, la bagarre è scattata lungo la Flaminia perchè il gambiano è andato verso l’altro passeggero per chiedergli di abbassare il tono della voce con cui stava parlando al telefono. A quel punto, è scattata la reazione dell’uomo. In un primo momento gli avrebbe semplicemente detto: «Ma cosa vuoi?», poi sarebbe passato alle parole pesanti. Invettive di stampo razzista, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni: «Sei un nero di m…La tua razza non dovrebbe neanche esistere», «Tornatene al tuo paese», «la tua razza è maledetta». Il gambiano avrebbe provato a resistere alle accuse, poi ha iniziato a rispondere a tono per difendersi. Ma a un certo punto, il passeggero italiano si è chinato verso il suo zaino ed ha estratto un coltello: «Ora ti faccio vedere la fine che dovreste fare tutti voi». Tra i due si è messo in mezzo un altro ragazzo di colore, cercando di fermare il 50enne prima che potesse perdere la testa. La lama non è stata usata. Nessuno si è ferito. Dal gambiano sono partite queste parole:  «In Libia, ho visto i miei amici venire uccisi con un colpo di pistola sparato alla testa, figuriamoci se ho paura di te». Il conducente è stato costretto a fermare il bus ed attendere l’arrivo delle Volanti della questura per chiarire la situazione. L’uomo con il coltello è in via di identificazione.

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