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Sciopero della fame in carcere,
34enne si cuce labbra e palpebre

ANCONA - E' lo sciopero di un 34enne tunisino iniziato dopo la notifica di un provvedimento di espulsione a fine pena, prevista per febbraio 2020

Il carcere di Montacuto (foto d’archivio)

 

Gli viene notificato l’ordine di espulsione in carcere e, per protesta, inizia lo sciopero della fame. In più, si cuce parte della labbra e palpebre. La ‘ribellione’ è quella portata avanti da un detenuto tunisino di 34 anni, condannato in via definitiva per droga. L’uomo, a ottobre, ha ricevuto l’ordine di espulsione dall’Italia al termine della pena, previsto per febbraio 2020. Non volendo tornare nel suo paese d’origine, lo straniero ha iniziato la sua personale protesta: è da quattro giorni che non mangia. Si è anche cucito le palpebre e le labbra. Ieri mattina, è riuscito a ingoiare un paio di pile. Sono scattati subito i soccorsi ed è stato trasferito per qualche ora al pronto soccorso di Torrette. E’ poi tornato regolarmente in cella, dove viene assistito dai suoi compagni. Il 34enne si è opposto al decreto di espulsione. Sta aspettando la risposta del tribunale.

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