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Centro di diagnosi prenatale
«A Loreto il gioiello di famiglia,
un patrimonio per tutte le Marche»

NUMERI e traguardi raggiunti dal Cur diretto dal dottor Alessandro Cecchi a tre anni dall'attivazione. Intervenuti il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il neo direttore generale Asur Nadia Storti, il vescovo Fabio Dal Cin, il sindaco Paolo Niccoletti, il direttore dell'Area Vasta 2 Giovanni Guidi, il presidente dell'Ordine dei medici di Ancona Fulvio Borromei. IL VIDEO

di Claudia Trecciola

E’ maceratese e vive a Camerino il Responsabile del Cur di Diagnosi Prenatale di II livello di Loreto, il dottor Alessandro Cecchi, che ieri ha illustrato con numeri e percentuali gli ambiziosi traguardi raggiunti dal Centro nella ricorrenza dei suoi tre anni di vita. «Ad oggi sono giunte all’osservazione del Cur 2.702 pazienti, di cui 302 fuori regione, mentre sono state effettuate 19.128 prestazioni (di cui 1.201 fuori regione) e 5.243 colloqui- sottolinea il dottor Cecchi- e sono state diagnosticate 822 patologie fetali, di cui 256 malformazioni maggiori, 493 malformazioni minori e 73 patologie cromosomico-genetiche».

Il dottor Alessandro Cecchi

Il trend, stando ai numeri forniti, è in crescita, mentre il tempo medio d’attesa delle mamme si mantiene intorno ai 3,9 giorni in media e costante è il flusso di chi si rivolge al Centro anche da fuori regione. Due le novità, in particolare, che coinvolgono il Cur lauretano e di cui le  Marche vantano il primato in Italia: la prima riguarda la realizzazione di un sistema di refertazione delle ecografie ostetriche unico per tutti i Punti nascita marchigiani, con un apposito archivio centralizzato, e che permette, in caso di necessità, di effettuare una consulenza in streaming in tempo reale tra gli ospedali periferici e il Cur. In secondo luogo è stato predisposto per la prima volta un protocollo Asur, condiviso da tutti i direttori delle di Ostetricia e Ginecologia dei Punti nascita marchigiani per standardizzare con percorsi e criteri specifici l’accesso al II livello di diagnosi prenatale ecografica da parte dei Centri di I livello Asur.

Luca Ceriscioli e Nadia Storti

Il protocollo è già stato applicato a partire dal 1 giugno 2019, in ottemperanza delibera n.855/2015 relativa alle “Linee di indirizzo per l’organizzazione della diagnosi prenatale. Numerose le autorità intervenute tra cui il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il neo direttore generale Asur Nadia Storti, il vescovo di Loreto Fabio Dal Cin, il sindaco Paolo Niccoletti, il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi, il presidente dell’Ordine dei Medici di Ancona Fulvio Borromei. «Rivendico con orgoglio la maternità di questo Centro di diagnosi prenatale- sottolinea il neo direttore generale Asur Nadia Storti – ad una delle sue prime uscite pubbliche dopo aver assunto l’incarico – che rappresenta un gioiello di famiglia, un patrimonio di tutte le Marche, dove all’elevata competenza professionale degli operatori sanitari si unisce la profonda umanità nell’approccio al paziente e alle cure, in considerazione della delicatezza delle situazioni patologiche trattate. Un Centro capace di attrarre e farsi carico anche dell’utenza proveniente da fuori regione e ampliare così le competenze e le prestazioni erogate, grazie ad accordi e convenzioni che andremo a stipulare con le Regioni limitrofe. Ottima e proficua è la collaborazione che il Cur di Loreto intrattiene con le aziende ospedaliere marchigiane come il Salesi e gli Ospedali Riuniti e vorrei che su questa strada condivisa, di pratiche scientifiche e percorsi, si proseguisse per offrire la possibilità ad ogni mamma di curarsi adeguatamente, garantendo un Servizio sanitario eccellente all’intera collettività».

Alessandro Cecchi, Luca Ceriscioli e Nadia Storti

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha ribadito come l’aver creato un Centro unico Asur per la diagnosi prenatale di II livello ha permesso di spendere maggiori risorse per tecnologie avanzate, garantendo l’alta qualità delle prestazioni e il massimo nei servizi. «Abbiamo creduto in questo importante progetto del Centro – ha aggiunto – dedicando massima attenzione al momento più bello e delicato nella vita di una donna, perchè la maternità rappresenti un venire alla vita in maniera consapevole e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti».  Il padrone di casa Alessandro Cecchi ha poi illustrato il sito del Cur di Loreto da poco realizzato e in costante aggiornamento ed ha presentato, infine, un foto-libro sulla storia del Centro la cui pubblicazione è stata resa possibile grazie alla generosa donazione del Rotary Club di Loreto, rappresentato dalla presidente Federica Zallocco. «La nascita di ogni bambino è una nuova storia di vita che inizia e accoglierla nonostante le difficoltà e la malattia vuol dire promuovere la cultura della vita. Per questo, a nome della Chiesa, ringrazio il Cur di Loreto non solo per l’informazione scientifica che garantiscono alle mamme in caso di sospette patologie del feto, ma soprattutto per l’accompagnamento umano che offrono in situazioni così difficili ai genitori che vi si rivolgono, promuovendo un servizio encomiabile alla comunità e rendendo Loreto un faro nell’accoglienza e nel prendersi cura della vita», queste le parole del vescovo Dal Cin. L’assessore regionale Moreno Pieroni, invece, ha sottolineato la bontà della scelta politica del governatore  Ceriscioli nell’aver indicatola città di Loreto quale punto strategico, baricentrico sia per la Vallata del Musone che per quella del Potenza. Il dottor Alessandro Cecchi nel tracciare la storia del Centro di diagnosi prenatale, fin dagli inizi, ha ringraziato coloro che lo hanno accompagnato in questo emozionante percorso dai dirigenti Asur, in primis Nadia Storti e Alessandro Marini, e l’equipe di medici, infermieri e tecnici con i quali ogni giorno condivide gioie e fatiche.

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