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Amministrative 2020, FdI invita
il centro destra all’unità
con la candidatura di Corrado Canafoglia

SENIGALLIA - Massimo Bello fa un passo indietro nella corsa elettorale alla fascia di sindaco e propone di far convergere tutte le forze sul nome dell’avvocato noto per le sue battaglie a fianco degli alluvionati e dei risparmiatori del crack di Banca Marche

Massimo Bello (a sinistra) con l’avvocato Corrado Canafoglia

 

Fratelli d’Italia fa dietrofront sulla sua candidatura a sindaco di Senigallia e propone di sostenerne una candidatura unitaria per tutto il centrodestra facendo convergere le forze sul nome dell’avvocato Corrado Canafoglia, alternativo a quello dell’antagonista politico Fabrizio Volpini, l’uomo scelto dal centro sinistra. Il legale è noto per le sue battaglie a fianco degli alluvionati e dei risparmiatori del crack di Banca Marche. Un passo indietro, insomma, per farne fare uno in avanti a Senigallia, spiega Massimo Bello che rinuncia così ad aspirare alla corsa elettorale per la fascia di primo cittadino alla Amministrative di maggio, invitando gli altri partiti di coalizione a riflettere sulla proposta. «Sembrerebbe del tutto singolare che alcuni ‘alleati’ possano definirsi ‘coalizione di centrodestra allargata alle civiche’. Noi conosciamo un solo Centrodestra: quello costituito da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. – scrivono i coordinatori regionale, provinciale e comunale di FdI – Quello, invece, che abbiamo letto in questi giorni, corrisponde ad una ‘operazione’ di pochi, che hanno escluso, per veti del tutto personali e incomprensibili, Fratelli d’Italia, includendo due civiche autoreferenziali, di cui una è composta da un fuoriuscito di Senigallia Bene Comune. Fratelli d’Italia ha sempre ribadito la necessità di una forte e leale coalizione di centrodestra (FdI, Lega, FI), quale base di partenza, aperta anche a reali gruppi civici, quelli fatti di persone vere e non di nomi sulla carta. Qui, invece, ci troviamo di fronte ad una ‘spinta in avanti’ di chi non ha titolo alcuno di escludere FdI dalla coalizione di Centrodestra e da chi non ha alcun diritto di imporre ‘pacchetti’ già confezionati altrove. La sintesi si trova dialogando e confrontandosi, non escludendo nessuno a priori. Ma senza Fratelli d’Italia, la vittoria del Pd è scontata. I referenti locali di Forza Italia e di Lega dicano se stiano con il Pd o se desiderino, invece, vincere»

L’avvocato Corrado Canafoglia

Fratelli d’Italia puntualizza di non aver mai deciso «di correre da solo, non si è mai smarcato e non si è mai tirato indietro. Anzi, ha sempre proposto nomi e programmi, su cui confrontarsi. – prosegue il comunicato stampa – Il gruppo, che sulla stampa ha escluso FdI, non ha voluto il confronto sulle proposte di FdI. Non da ora, da sempre. Ecco perché la notizia di queste ore non ci ha sorpreso e amareggiato. Sembrerebbe, però, che costoro non abbiano fatto tesoro dell’esito della precedente tornata elettorale, quella del 2015, laddove fu rieletto Mangialardi, al primo turno, nonostante, tra gli altri, l’evento dell’alluvione. Perché, nel 2015, vinse Mangialardi? Perché mancò una coalizione ampia e davvero unita, ma soprattutto perché mancò una figura ‘dirompente’, che la guidasse e in cui i cittadini avessero potuto riconoscersi».

Il partito di Giorgia Meloni ribadisce pertanto la necessità di essere uniti. «Tanto è vero che ha dato a tutta la coalizione la disponibilità di Massimo Bello, già sindaco di Ostra Vetere,  pronto eventualmente a correre quale candidato per il Centrodestra, sul quale però sono stati messi dei veti personali. Da parte di Fratelli d’Italia non vi è alcuna resistenza, ma soltanto perplessità, invece, sulle proposte di Olivetti e di Pizzi, avanzate dalla Lega: Olivetti e Pizzi non sarebbero quel reale e dirompente cambiamento dell’attuale sistema di potere, fermo restando la stima personale ed il rispetto per entrambi». Alla luce di questo impasse, Massimo Bello ha fatto un passo indietro per lasciare spazio ad una alternativa, che possa rappresentare davvero una ‘sintesi’, su cui tutto il Centrodestra potrebbe ritrovarsi. FdI pensa ad una candidatura «nuova e forte, alternativa e dirompente, in cui tutti i cittadini possano riconoscersi. Negli ultimi mesi, FdI ha ascoltato la città, ha avuto modo di confrontarsi con tanta gente e da più parti hanno fatto il nome dell’avvocato Corrado Canafoglia, che in questi ultimi anni ha rappresentato con forza le istanze e le esigenze di tanti gruppi e comitati di cittadini, non soltanto a Senigallia, ma anche a livello regionale e nazionale».

Senigallia, il palazzo del Comune

L’invito di FdI è quindi quello di  «fare un appello a Corrado Canafoglia perché accetti la proposta unitaria di candidarsi a sindaco per la coalizione di Centrodestra, allargata al mondo civico senigalliese, che in lui si riconosce e che si riconoscerebbe ancora per dare una svolta seria, credibile, onesta, chiara e incisiva. L’avvocato Canafoglia ha il profilo giusto, le caratteristiche e le qualità per creare la ‘sintesi della vittoria’. Lo dimostrano i tanti comitati cittadini, che si sono affidati a lui, come quello degli alluvionati e dei risparmiatori del crack di Banca Marche. Fratelli d’Italia pensa che tutto il Centrodestra e il mondo civico, costituito dai tanti comitati e gruppi civici, che si sono nel tempo affidati a Canafoglia, debbano rivolgersi in coro alla sua persona. Un modello ispirato alla legalità».

Il centro sinistra lancia la candidatura a sindaco di Fabrizio Volpini

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