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Commercio, segno positivo
per le aperture dei piccoli negozi

OSIMO - I dati del 2019 si chiudono con 74 aperture di attività in più rispetto all'anno precedente. L'assessore Glorio: «Per il 2020 rimetteremo mano al regolamento e al piano comunale per il settore»

I  negozi di Corso Mazzini

Il 2019 si è chiuso con un segno positivo per il commercio osimano. Sono state in totale 1.459 le pratiche gestite dall’ufficio comunale tramite il portale on-line del Suap. Di queste una parte riguardano strettamente il settore artigianato, servizi alla persona, commercio, vendita su aree pubbliche e ricettività. Per queste ultime da gennaio a dicembre sono state regsitrate 185 nuove aperture, 111 cessazioni e 103 variazioni/subingressi.«Dati che testimoniano un saldo positivo per 74 realtà e quindi dinamicità ma anche ricambio (103 tra variazioni e subingressi). – fa osservare l’assessore Michela Glorio – Tra questi saltano all’occhio: 28 nuove aperture di attività che erogano servizi sanitari o socio-sanitari, 5 nuove attività sportive, 7 nuovi tesserini per creativi e 13 per hobbista, 12 nuove aperture di servizi alla persona e 23 nuove strutture ricettive aperte (a fronte di 2 chiusure).Anche per l’anno 2019 sono stati erogati contributi alle attività ricettive che hanno deciso di ampliare il periodo di installazione di dehor in centro storico, al fine di aumentare l’offerta ricettiva e i servizi ai turisti». Nel corso dell’anno appena trascorso è stata inoltre promossa la quarta edizione del concorso ‘Balconi, finestre, vicoli e vetrine fiorite. Per il 2020 il Comune è intenzionato a prevedere uno strumento ad hoc per la promozione e valorizzazione del salotto cittadino.

Michela Glorio

«Quest’anno intendiamo rimettere mano al nuovo regolamento e Piano del Commercio e finalizzarlo attraverso un lavoro congiunto tra i settori della Pianificazione, Commercio e Polizia Locale. – conferma Michela Glorio – Nel 2016 abbiamo iniziato un grosso lavoro di ricognizione dell’esistente e comparazione rispetto al piano vigente (datato primi anni 2.000); lavoro svolto di concerto con il sindacato degli ambulanti Fiva con cui abbiamo iniziato a ragionare sulla nuova disposizione, anche in base alle nuove norme intervenute sulla sicurezza. Poi ci siamo fermati a causa della legge nazionale che ha prorogato tutte le licenze ricomprese nella direttiva Bolkestein. Il 2020 sarà un anno importante per portare a termine il lavoro iniziato e nel farlo coinvolgeremo tutti gli operatori del settore e i loro rappresentanti sindacali.  Stessa cosa avverrà per il regolamento sugli impianti pubblicitari, ormai superato da tempo e che gli operatori del settore ci richiedono con forza di adeguare». 

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