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Raid alle Cantine del Cardinale:
solidarietà da tutta Italia,
al via il crowdfunding

SERRA DE' CONTI - Dopo l'atto vandalico che ha portato al taglio di 300 piante di visciole, lunedì partirà la raccolta fondi per cercare di far ripartire la produzione della famiglia Cardinali: «Ci è crollato tutto addosso così velocemente che lo shock è stato forte. Ma sentire così tanto amore è stato fondamentale per tutti noi»

La famiglia Cardinali (foto Facebook)

 

di Talita Frezzi

Quello che è successo all’azienda agricola Cantine del Cardinale di Serra de’ Conti – un vero e proprio raid in cui ignoti hanno segato tutte le 300 piante di visciole che garantivano la produzione dell’azienda – ha scosso tutta Italia. La notizia dell’atto vandalico si è presto diffusa ovunque e adesso la famiglia Cardinali, così unita e così coraggiosa, è pronta a ripartire rimboccandosi le maniche col sostegno di tutti. Lunedì partirà il crowdfunding sulla pagina Facebook ‘La Visciolata del Cardinale’ con tutte le indicazioni necessarie per sostenere con una donazione l’azienda.  La conta dei danni è ingente, si parla addirittura di 150mila euro euro, pari a cinque anni di mancata produzione. Col sostegno di tante persone, la famiglia Cardinali potrà intanto acquistare la materia prima (le visciole) per far ripartire le produzioni di punta – dalla visciolata alle confetture extra, le birre artigianali, l’acquavite alla visciola e l’acquavite barricata, le bomboniere, i prodotti dolciari e persino le caramelle gelee – poi provvedere alla ripiantumazione degli alberi, che però hanno un ciclo vitale di crescita e maturazione. La solidarietà sta arrivando da tutta Italia: centinaia di messaggi di chi si propone di aderire alla raccolta fondi con una donazione, chi ipotizza un necessario passaggio in tv per denunciare quanto accaduto e usare il piccolo schermo per amplificare l’eco dell’indignazione di una regione intera e chi invece mette a disposizione il lavoro di manovalanza per ripiantare il viscioleto. Diverse le persone che hanno offerto gratuitamente le loro produzioni di visciole biologiche pur di contribuire alla ripartenza dell’azienda. Insomma, c’è grande sensibilità non solo dal settore agricolo ma anche dai non addetti ai lavori, perché quanto accaduto alla famiglia Cardinali potrebbe accadere a chiunque.

Il viscioleto delle Cantine del Cardinale completamente tagliato

«Abbiamo ricevuto centinaia di messaggi e di chiamate da tutta Italia dopo che abbiamo scritto sui social quello che è successo – fa sapere Luca Cardinali – così tanti amici e così tante proposte di aiuto, che ci hanno dato ancora più forza per non mollare.  Oggi più che mai, sappiamo che non siamo soli, ed è importantissimo per riuscire a non mollare con la testa. Ci è crollato tutto addosso così velocemente che lo shock è stato forte. Ma sentire così tanto amore è stato fondamentale per tutti noi! Grazie, grazie di cuore. Vogliamo ripartire più forti di prima! Questo momento non è facile – continua Cardinali – purtroppo abbiamo fatto una conta dei danni e sono veramente fuori dalla nostra portata. Ma in tantissimi ci dicono di non fermarci perché ‘siamo tutti con voi’. E noi non ci fermeremo. Lunedì faremo partire un crowdfunding per sostenere le spese per ripartire con il nostro lavoro, comprare le nuove piante da frutto, metterle a dimora e, nell’attesa della nuova produzione che impiegherà circa 5 anni, acquistare le materie prime per continuare a produrre tutta la gamma che abbiamo ideato in 10 anni di lavoro. Intanto, per chi volesse raggiungerci, il weekend di sabato e domenica 1 e 2 febbraio saremo a Morciano di Romagna in occasione della manifestazione ‘Vino in Calice’». Intanto, mentre la famiglia Cardinali si rimbocca le maniche, forte di tanti attestati di stima e solidarietà, prosegue nel più stretto riserbo il lavoro d’indagine condotto dai carabinieri della Compagnia di Jesi che stanno analizzando tutti gli elementi di questa inquietante vicenda, sotto diversi punti di vista e senza escludere alcuno spunto investigativo. La famiglia Cardinali ha dichiarato agli inquirenti di non aver mai ricevuto pressioni, minacce, richieste estorsive di denaro e di non aver debiti o nemici. Una piccola azienda a conduzione familiare specchiata e dedita al lavoro, con produzioni eccellenti ma non da cifre esorbitanti.  Saranno gli inquirenti a far luce sulle responsabilità e sui moventi. L’invito degli investigatori: se qualcuno avesse udito il rumore di una motosega accesa lungo la Montecarottese – dove si trova il campo di visciole distrutto – nel pomeriggio di lunedì o avesse visto qualcosa, contatti il 112. Anche se qualcuno avesse fatto volare droni in campagna in quella zona in quell’arco temporale, da lunedì pomeriggio alla serata, le immagini potrebbero essere utili. 

Il link per la raccolta fondi: https://www.produzionidalbasso.com/project/ricostruiamo-il-nostro-sogno-le-cantine-del-cardinale-non-si-fermeranno/

Raid alla Cantine del Cardinale: tagliate 300 piante di visciole «Un disastro, ma non ci arrendiamo»

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