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Dai laboratori al tema sessualità,
Einstein-Nebbia: istruzione a 360 gradi

LORETO - Alberghiero e Ragioneria fiore all'occhiello della formazione, anche per i 120 ragazzi disabili che lo frequentano

 

L’Einstein Nebbia

 

di Giampaolo Milzi

Diversamente abili ma sempre più “abili” nel ricevere un’ottima istruzione professionale, nel partecipare a corsi di formazione anche nelle ore pomeridiane e serali e nell’inserirsi in prospettiva nel mondo del lavoro. Un’istruzione a 360°, comprensiva del tema della sessualità – ancora tabù nella stragrande maggioranza delle scuole italiane – intesa in senso allargato all’affettività. E’ la realtà che vivono i circa 120 studenti disabili, su un totale di circa 1.200 iscritti, dell’Iis “Einstein-Nebbia” di Loreto, tra il plesso di Ragioneria e quello dell’Alberghiero. L’Iis, attivo dalla fine degli anni ’90, potenziato e re-inaugurato nel 2006, è stato ulteriormente ampliato, grazie a fondi della Provincia; nuovo corpo di fabbrica con 10 aule didattiche, su circa 1400 mq, ad uso dell’Alberghiero. Dal 2 dicembre è in via di ristrutturazione anche la sede di Ragioneria. Le aule ospitano prevalentemente laboratori, tra cui quello di informatica, canto, teatro, musica, arte pittorica, nuoto.

La visita a scuola del presidente Mattarella

LABORATORI DI CUCINA-BAR E PROGETTO “CRESCERE INSIEME” –  I due laboratori di cucina e i due di sala bar, tutti professionali, sono tra i fiori all’occhiello dell’Iis. Aperti a tutta la comunità studentesca interessata, compresi i disabili, si svolgono in vari locali su due piani per uno spazio complessivo di circa 400 mq. Locali concepiti in modo ergonomico: barriere architettoniche azzerate, massima sicurezza, mobili e arredi privi di spigoli (per fare qualche esempio); e così è azzerato anche l’handicap fisico che caratterizza tanti dei giovani frequentatori. Le attività principali: tecniche di cucina da ristorazione con preparazione di cibi e pietanze, come si apparecchiano le tavole per consumare i pasti; pulizia dei locali e igiene; raccolta differenziata dei rifiuti. I lab si tengono per 3 gruppi di studenti, a rotazione ogni mattina, con insegnanti di sostegno. Nei due lab di sala si svolgono esercitazioni al bancone per novelli barman: imparano l’uso dei macchinari per caffè, cappuccini, te ed altre bevande, compresi i cocktail. Dei 400 mq complessivi, 75 costituiscono uno spazio dedicato in modo ancora più particolare ai diversamente abili – sponsorizzato dalla “Lube Cucine” – frutto del progetto “Crescere insieme”, avviato il 26 gennaio. Qui gli studenti con disabilità più gravi, di frequente aiutati dai compagni normodotati, si specializzano soprattutto nella preparazione di piatti casalinghi e pastafrolla. Due gli obiettivi principali di questi laboratori, spiega il dirigente scolastico Gabriele Torquati: «In particolare, per i diversamente abili, renderli pienamente autonomi nelle loro abitazioni, dove può capitare che si trovino soli. E, come per gli altri, favorire l’occupazione al termine del ciclo di studi, anche attraverso una precedente partecipazione a stage presso aziende. Alle aziende in genere del comparto gastronomico-ristorativo-allberghiero i ragazzi saranno poi segnalati in ogni caso una volta conseguito il diploma». E i risultati ci sono. C’è chi è stato assunto alla pasticceria “Picchio” di Loreto. Un disabile ha costituito una ditta alla Baraccola di Ancona, dove con altri cinque ex studenti prepara vari tipi di biscotti.

PUNTO RISTORO –  Davvero originale, inoltre, l’esperienza vissuta da un gruppo di studenti con disabilità lieve. Impegnati, al mattino, a preparare con le loro mani panini e pizzette; altri nel ruolo di venditori di quelle merende (con tanto di registratore di cassa) negli intervalli di ricreazione. Due di loro sono stati assunti in pizzeria.

Ragazzi al lavoro nel bar-cucina

EDUCAZIONE SESSUALE –  Educazione alla sessualità nel suo contesto relazionale, affettivo, in link con la salute. E quindi la vasta tematica – approfondita da un team di 4 prof a beneficio di tutti gli studenti, da gennaio, nell’ambito di 3 assemblee di istituto, e in via di prosecuzione – è affrontata in modo mirato per i disabili. In particolare prendendo spunto da casi già individuati come più problematici. Problematici in che senso? «Sessualità e affettività sono molto legate ad un corretto modo di approcciarsi tra i ragazzi – sottolinea il dirigente – e tra i disabili questo approccio risulta molte volte più a rischio. Sia perché trovano più ostacoli degli altri nell’uso di un linguaggio e di un comportamento corretti, rispettosi del corpo, sia perché sono vittime di eccessi e offese da parte degli altri studenti».  Alla prima tranche di 3 incontri di 2 ore ciascuno, hanno partecipato circa 20 maggiorenni e 10 di docenti di sostegno. Durante ogni incontro, tenuto dalla psicologa Elena Mazzieri (della associazione “Il Faro”, aggiudicatasi per questo progetto un finanziamento europeo) si sono approfonditi conoscenza e funzionamento del corpo e degli organi genitali femminili e maschili, vari aspetti tra i quali la verginità e la gravidanza precoce, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e il corretto uso degli anticoncezionali, la relazione tra generi, le pulsioni affettive, emotive, di approccio inter-personale. Spazio anche al corretto uso di chat, social media in genere e telefonini. Purtroppo, spesso, i ragazzi dialogano tra loro di sessualità solo tramite questi mezzi. In modo distorto (incomprensioni, insulti, scambi di battute devianti). E soprattutto i giovanissimi sono disorientati, disinformati, hanno quindi più bisogno di formazione e consigli. Il secondo ciclo formativo, esaurito il primo, partirà a marzo, in attesa che si completi l’iter per ottenere fondi dal Ministero dell’Istruzione (Miur). I fruitori saranno i professori di sostegno, una trentina sugli 80 complessivi, con 6-7 lezioni di aggiornamento (di 3 ore ciascuna) tenute dal prof. Angelo Lascioli dell’Università di Verona. Gli insegnanti, via via acquisita una preparazione specialistica, potranno trasferire le loro nuove competenze ai disabili loro affidati.

UN IMPEGNO DA PRIMATO – Due importanti riconoscimenti istituzionali, per l’IIS di Loreto, nel 2019. Ad aprile il dirigente Torquati un gruppo di insegnanti di sostengo e disabili sono stati ricevuti a Roma con tutti gli onori dal presidente della Repubblica Mattarella. A maggio 6 studenti disabili e 6 insegnanti di sostegno sono stati invitati dalla Comunità Europea a Bruxelless. Dove sono stati accolti dall’eurodeputato David Sassoli, protagonisti (assieme a delegazioni di altre 2 scuole italiane, non marchigiane) di una giornata in cui hanno mostrato l’alto livello di integrazione sociale che lo “Einstein-Nebbia” garantisce ai suoi iscritti diversamente abili. Particolarmente toccante, in questo senso, la lettera scritta e letta di fronte al pubblico istituzionale da una ragazza, che ha spiegato gli importanti risultati raggiunti con piena soddisfazione.

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