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Terremoto: scossa di 2.9
con epicentro Acquasanta

SISMA - E' stata avvertita, seppur in maniera molto lieve, anche in alcune delle zone dell'entroterra fermano, al confine con l'Ascolano

Il terremoto è tornato a farsi sentire nel Piceno, intorno alle 14,30 di oggi, capoluogo compreso dove si è avvertito come un boato. Si è trattato di una scossa di magnitudo pari a 2.9 con epicentro a 3 chilometri da Acquasanta e avvenuta ad una profondità di 19 chilometri, percepita anche nelle zone fermane al confine montano con la provincia ascolana. La magnitudo non è stata tale da far scendere in strada le persone, ma in grado di ravvivare ricordi tremendi e la paura che il “mostro” torni ad esprimere tutta la sua pericolosità.

L’evento si aggiunge ad un’ondata di caldo anomalo, con temperature fino a 22 gradi ad Ascoli, e il vento di ieri e l’altro ieri che ha flagellato il territorio dai monti alla costa. Solo gli esperti, a questo punto, posso smentire o confermare che non ci sia un nesso tra sisma e aria calda.

La geologa Sara Prati

E’ categorica Sara Prati, geologa di Montemonaco, autrice di diversi studi di microzonazione  sismica per conto dei Comuni del cratere: «La comunità scientifica non ha elementi per correlare fenomeni atmosferici e movimenti tellurici. Che l’aria calda porta il terremoto è una credenza popolare, diffusa, ma non confortata dalla scienza». La Prati rassicura anche sul fronte terremoto: «Quello che è accaduto poco fa è parte di una normale sequenza sismica attivata dalle faglie del 2016 e non ancora del tutto esaurita. Fenomeni come questi ce ne sono sempre stati, ma magari fino a 3 anni fa nessuno ci faceva caso»

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