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Shopping a scrocco con il bancomat
dell’anziano che doveva accudire:
badante a giudizio

ANCONA - In un mese, stando alle accuse, il conto di un 77enne si sarebbe alleggerito di oltre 7mila euro, tra prelievi e spese nei negozi. Il ritiro dei contanti, anche nel giorno della morte dell'anziano

foto d’archivio

 

In un mese avrebbe sfilato circa 7mila euro dal conto corrente dell’anziano che doveva accudire: badante ucraina a processo. La donna, 40 anni, dovrà rispondere di due reati: appropriazione indebita e indebito utilizzo di carte di credito. Quest’ultima accusa è contestata anche a una sua amica, connazionale di 45 anni, perchè stando ai riscontri della procura, le due donne avrebbero fatto acquisiti insieme, tra aprile e maggio 2016. Il processo per le due inizierà il 13 maggio. Questa mattina, durante l’udienza preliminare, si è costituito parte civile il figlio dell’anziano. Attraverso l’avvocato Gabriele Galeazzi chiede un risarcimento del valore di 50mila euro. Le imputate rigettano ogni accusa. A stringere il cerchio attorno a loro erano stati i carabinieri di Senigallia, dopo la denuncia sporto dal figlio del vecchietto, morto nel maggio 2016 a 77 anni. La parte civile si era rivolta ai militari dopo aver riscontrato delle anomalie sui movimenti bancari del padre, in un periodo in cui l’anziano faceva la spola tra casa, Falconara, e l’ospedale di Senigallia. In particolare, aveva notato come  tra 3 e il 12 aprile del 2016 c’erano stati prelievi per un valore complessivo di 3,5 mila euro. Addirittura, ce ne era stato uno, del valore dii 750 euro, nel giorno del decesso del padre. Spese con il bancomat erano state effettuare 24 ore dopo la morte dell’anziano: 2mila euro erano stati spesi in vari negozi, tra cui catene sportive, di intimo e di prodotti hi tech. Altri mille euro sarebbero serviti per comprare prodotti in un negozio per la cura della persona e in un supermercato.

 

 

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