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Concordato preventivo, Jp Industries
ritira la domanda di ammissione

FABRIANO - La novità è stata comunicata ieri d'urgenza alle organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm di Marche ed Umbria che invitano a condividere il percorso per garantire la sopravvivenza del progetto industriale iniziato 8 anni fa

 

 

Un fulmine a ciel sereno: Jp Industries ha depositato oggi al Tribunale civile di Ancona l’istanza di rinuncia alla richiesta di ammissione al concordato preventivo, presentata lo scorso 28 gennaio. A metà febbraio i giudici avevano chiesto integrazioni e modifiche al progetto di ristrutturazione aziendale che avrebbero dovuto essere depositate entro oggi, 5 marzo. Che cosa può essere successo nel corso di poco più di un mese? A domandarselo sono stati per primi i sindacati ed i lavoratori. Nella giornata di ieri Fim Fiom Uilm di Marche ed Umbria erano state convocate dalla direzione aziendale per ricevere delle comunicazioni importanti sullo stato della vertenza.

«Negli scorsi giorni il Tribunale di Ancona aveva richiesto, con relativo decreto, integrazioni e/o modifiche al piano che era stato depositato il 28 gennaio, da fornire entro quindici giorni, con scadenza nella giornata odierna. – confermando le sigle sindacali – Evidentemente la complessità e la delicatezza delle condizioni a cui si è giunti, hanno portato l’azienda a sospendere temporaneamente il piano per meglio interpretare ed adeguarsi alle indicazioni ricevute». La legge lascia infatti all’imprenditore il diritto di poter rinunciare alla domanda in qualsiasi momento dell’iter concordatario e anche di poterne ripresentare una nuova sulla scia del precedente concordato. Sono diversi, insomma, i passaggi che l’azienda può ancora decidere di affrontare per risanare i suoi conti e per  evitare l’extrema ratio della procedura fallimentare. In attesa di ricevere notizie più dettagliate e ufficiali, in questo momento le organizzazioni sindacali ritengono «fondamentale condividere un percorso – specificano Fim Fiom Uilm di Marche ed Umbria-  che dia continuità e prospettiva al progetto iniziato 8 anni fa, verificando la possibilità di utilizzo di tutti gli strumenti messi a disposizione e le strade da percorrere per garantire, in totale trasparenza, la sopravvivenza industriale e difendendo in primis l’occupazione, nell’interesse dei territori e delle centinaia di famiglie coinvolte; in questa direzione chiedono con forza all’azienda e alle Istituzioni uno sforzo straordinario».

Vertenza Jp Industries, confermati i licenziamenti

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