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Carburante, crollo vendite dell’85%
Api annuncia la cassa integrazione

IL RISULTATO dell'emergenza Covid è uno shock di domanda e un eccesso di offerta. La fornitura dei servizi verrà comunque mantenuta

L’impianto Api di Falconara

 

Crollo delle richieste per la fornitura di carburante: la raffineria Api annuncia la cassa integrazione. Verrà adottata da lunedì prossimo «per la durata massima di 9 settimane» ha spiegato in una nota l’azienda.  «La richiesta è motivata dal drastico calo della domanda di carburanti in tutto il territorio nazionale, causato dall’emergenza Covid-19- Le associazioni di categoria hanno stimato, per i distributori di carburante, un crollo delle vendite dell’85%, che si accompagna alla drastica riduzione delle vendite all’ingrosso, dovuta allo stop imposto alla maggior parte dei voli aerei e dei cantieri. Il risultato è stato, in questi giorni, un shock di domanda e un eccesso di offerta tale da imporre il fermo delle produzioni. L’adozione del trattamento ordinario di integrazione salariale avverrà senza interrompere in alcun modo la fornitura dei servizi di rifornimento di carburante, che costituiscono un servizio essenziale per il Paese in questo delicato momento.
Il ricorso alla cassa integrazione, intrapreso anche dalla controllante IP per tutte le sue sedi, rappresenta una risposta immediata che consentirà, come sempre fatto dal Gruppo nei momenti di difficoltà e di cambiamento, di non lasciare nessuna delle sue persone indietro, e di prepararsi al lungo percorso della ripresa».

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