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«Via i vincoli
per il fondo di garanzia
e rimodulare fondi europei»

EMERGENZA - Le richieste della Lega alla Giunta regionale: «Le imprese hanno bisogno di liquidità ora, non tra tre mesi»

 

Al centro Paolo Arrigoni insieme ai consiglieri regionali della Lega

 

«Nelle Marche si intravede una situazione drammatica per le imprese. La Giunta regionale metta in campo urgentemente misure straordinarie». A chiederlo la Lega per voce del senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, e i consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Luigi Zura Puntaroni e Marzia Malaigia.

La Lega propone di rimodulare «tutti i piani Fers, Fse e Psr in funzione anti-crisi, rinegoziandoli con il Governo e con la Ue, per dare una vera spinta all’economia regionale. Le imprese stanno affrontando il blocco o la riduzione drastica dei ricavi e vi è quindi la necessità immediata, non tra tre mesi, di liquidità. Tra le storture del sistema marchigiano che la Lega ha segnalato già nel 2015 con un’interrogazione in consiglio regionale, c’è il vincolo dei 150mila euro per accedere al Fondo di garanzia. In un momento così drammatico, le banche con Mediocredito centrale potrebbero in tempi rapidi e senza costi dare prestiti veloci alle nostre imprese, è assurdo che rimanga un limite sotto il quale è obbligatorio passare per i confidi colpendo proprio le piccole imprese. I tempi medi per una pratica confidi sono 3 mesi oltre alle valutazioni della Banca – prosegue la Lega -. Chiediamo quindi a Ceriscioli e alla sua Giunta di rimuovere urgentemente il vincolo presente affinché le operazioni di credito ordinario a favore delle piccole e medie imprese, nel rispetto delle disposizioni del decreto Cura Italia, siano anch’esse esentate dalla limitazione dell’intervento di garanzia diretta del Fondo nella Regione Marche, con decorrenza immediata».

 

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