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Spiagge libere, il piano del Comune:
«Basi fisse per le distanze tra ombrelloni
e nessun ticket all’ingresso»

ANCONA - Il sindaco Mancinelli: «Resteranno gratuite, non ci è mai passato neanche per l'anticamera del cervello di far pagare per accedervi». Il Consiglio ieri ha anche approvato la delibera per concedere maggiori aree pubbliche per i dehor ed una riduzione fino al 90% del canone Cosap per rilanciare il commercio

Portonovo

 

di Martina Marinangeli

 No ticket all’ingresso ed ipotesi basi fisse per gli ombrelloni per garantire il distanziamento. Anche le spiagge libere si preparano alla fase 2 e la sindaca Valeria Mancinelli sgombera il campo da qualunque dubbio: «resteranno gratuite, non ci è mai passato neanche per l’anticamera del cervello di far pagare per accedervi». Una rassicurazione arrivata ieri durante la seduta del Consiglio comunale, che in serata ha anche approvato ad ampia maggioranza – 24 favorevoli, cinque astenuti ed un contrario – la delibera di giunta, immediatamente eseguibile, che garantisce maggiori aree pubbliche per i dehor ed una riduzione fino al 90% del canone Cosap per rilanciare il commercio. La critica più spesso mossa dalle opposizioni ha riguardato il fatto che, nelle prossime ore, il contenuto del documento verrà superato dalle disposizioni del decreto nazionale a cui tutti gli Enti saranno chiamati ad adeguarsi, ma il via libera all’articolato almeno dà una risposta immediata a bar e ristoranti. Tornando all’affair spiagge, nella riunione di giunta di oggi si potrebbe decidere di far cadere il divieto di frequentare i lidi nel weekend. La prima cittadina ha fatto il punto sull’intera questione rispondendo ieri alle interrogazioni dei consiglieri Marco Ausili (Lega) e Francesco Rubini (Aic), annunciando che «potremmo anche prendere in considerazione di modificare il regime e la disciplina, tenuto conto di com’è andata questi giorni e di quanto visto in giro. Non era un assunto dogmatico ed irrinunciabile». Mancinelli ha inoltre fatto sapere che «ci faremo parte attiva per concedere il rinvio del pagamento dei canoni demaniali. Se la concessione è gestita da noi, garantiremo ai titolari massima flessibilità e libertà, anche in deroga a quello che prevede normalmente il piano spiagge. Quindi i tavoli, per esempio, potranno essere messi anche nelle aree gioco». Altro tema caldo, quello delle spiagge libere, soprattutto dopo la tanto discussa proposta di alcuni esponenti dei Verdi che parlava di un ticket di 2 euro per l’ingresso: «restano libere e gratuite – rassicura la prima cittadina –. Né giunta, né sindaco, né i consiglieri di maggioranza hanno mai avanzato questa proposta, neanche l’assessore all’ambiente Polenta, né tanto meno il consigliere Urbisaglia (entrambi dei Verdi, ndr). Poi, se qualche altro esponente dei Verdi, che non sta in amministrazione comunale, ha avanzato questa proposta, lo ha fatto a suo titolo ed è un problema suo perché a noi non è mai passato per l’anticamera del cervello di far pagare le spiagge libere o di mettere ticket». Saranno soggette alle stesse regole di fruizione di quelle all’interno delle concessioni, ovvero dovrà essere garantito il distanziamento tra gli ombrelloni e le persone. «Ci stiamo attrezzando con gli uffici per avere un’organizzazione delle spiagge libere che favorisca il rispetto di queste regole, come ad esempio le basi fisse per gli ombrelloni» avanza l’ipotesi Mancinelli, che aggiunge: «il grosso delle spiagge libere resta tale e, ne abbiamo parlato con gli operatori di Portonovo, stiamo ragionando su qualche limitatissima estensione che potrebbe servire ad ombrelloni e posti dedicati a persone disabili ed ai turisti che speriamo continuino a venire nella riviera del Conero».

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