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«Fondi alle associazioni
per mascherine e guanti»

CASTELFIDARDO - E' la proposta del gruppo consiliare Pd-BiC per permettere alle onlus di acquistare presidi medici per i propri volontari. I consiglieri di centrosinistra hanno anche sollecitato la modifica al regolamento di raccolta dei rifiuti per sanzionare chi abbandona indiscriminatamente i dispositivi di protezione

I consiglieri del gruppo Pd-Bic, Enrico Santini e Lara Piatanesi

 

 

Risorse per le associazioni di volontariato, lotta all’abbandono di mascherine e guanti usati, assistenza ai ragazzi con disabilità in età scolare. «Questi i tre argomenti portati dal nostro gruppo, il primo assieme agli altri gruppi di minoranza, alla seduta del consiglio comunale che ha segnato la ripresa dei lavori dopo il lockdown causato dall’emergenza Covid19. – fa sapere una nota del gruppo consiliare Pd – Bene in Comune di Castelfidardo, composto dai consiglieri Enrico Santini e Lara Piatanesi  – Le associazioni di volontariato della città hanno avuto un ruolo fondamentale in questi due mesi per tenere unito il tessuto sociale cittadino. Ma con le poche risorse a loro disposizione, alcune richieste rischiano di non trovare risposta. Abbiamo pensato, quindi, che il Comune in nome e per conto di tutta la cittadinanza dovesse creare uno stanziamento. A questo le associazioni potranno accedere per l’acquisto di presidi medici per i propri volontari, per la distribuzione di pacchi spesa e per tutto quanto possa servire ai cittadini più in difficoltà». Proprio quei presidi medici, mascherine e guanti soprattutto, il cui uso obbligatorio rischia di avere uno sgradevole effetto collaterale: l’abbandono incontrollato sotto forma di rifiuto di piccole dimensioni, ma ugualmente dannoso.

«La proposta di modificare il regolamento di raccolta dei rifiuti – prosegue la nota – ha il duplice scopo di chiarire da un lato a tutti i cittadini che tale comportamento sarà sanzionato e dall’altro di mandare il messaggio che anche in situazioni di emergenza dobbiamo ricordare che l’ambiente è un bene prezioso da preservare. La richiesta di mantenere i servizi di assistenza scolastica e domiciliare ai ragazzi con disabilità anche in situazione di emergenza, se questa dovesse perdurare o ripresentarsi in autunno, ha lo scopo di non togliere a questi ragazzi un supporto preziosissimo per mantenere i contatti con i compagni di classe, con gli insegnanti e per continuare quelle attività che consentono loro di conquistare progressivamente porzioni di indipendenza. Parte caratterizzante del documento è la richiesta al Comune di farsi parte attiva nel richiedere agli organi competenti l’incremento del servizio per i casi più gravi qualora vi siano nuove quarantene. In queste situazioni, infatti, si è visto che la chiusura in casa può rivelarsi critica sia per il possibile peggioramento della patologia, sia per l’eccessivo carico sugli altri componenti della famiglia». Durante la discussione, .lo scorso 26 maggio, il consiglio ha ritenuto di dover apportare alcune modifiche per fare in modo che le votazioni avessero un esito positivo. «Così è stato ed ora auspichiamo che le linee guida dettate trovino una tempestiva applicazione» chiudono i consiglieri del gruppo Pd-Bene in Comune.

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