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Per Fiorella l’ultimo bacio del marito
e il ricordo delle figlie:
«Lei era l’amore» (Foto)

JESI - Lacrime e dolore per l'addio alla 69enne uccisa in casa una settimana fa da Michel Santarelli, arrestato e ora piantonato in Psichiatria. Al funerale non è voluto mancare il compagno di una vita, Italo Giuliani, rimasto gravemente ferito nell'aggressione e dimesso pochi giorni fa da Torrette. E' arrivato in chiesa in sedia a rotelle, trasportato dalla Croce Verde

Italo sul feretro della moglie

di Federica Serfilippi (foto di Giusy Marinelli)

«Non credo a niente, ma a qualcosa sì: sarai sempre vicina a me. Ti prometto che ce la faremo, grazie per essere stata la mia mamma, grazie a tutti per l’immenso affetto che state dando alla mia famiglia». Sono le parole, distrutte dal dolore e dalla commozione, a cui ha voluto dare voce questo pomeriggio Marta, una delle tre figlie di Lorella Scarponi, uccisa una settimana fa nel suo appartamento dalla furia omicida del 25enne Michel Santarelli, arrestato con la duplice accusa di omicidio volontario e tentato omicidio. Per dare l’ultimo saluto alla 69enne colpita a morte con un pezzo di vetro alla gola non è mancato alla chiesa di San Giuseppe il marito Italo Giuliani. Rimasto gravemente ferito nell’aggressione, il 74enne presidente della Libertas è stato dimesso pochi giorni fa dall’ospedale di Torrette. E’ arrivato nel piazzale della chiesa poco prima delle 18, in sedia a rotelle, trasportato da un’ambulanza della Croce Verde. Per tutta l’omelia è rimasto sempre accanto alle figlie Tiziana, Ilaria e Marta. Al termine della cerimonia ha abbracciato e baciato il feretro della moglie su cui erano state appoggiate delle rose bianche. «Cara mamma – ha detto la figlia Marta – sei anche moglie, compagna, complice, metà indiscutibile di babbo, tuo marito, tuo uomo, così diversi ma così tanto complementari, perfetti insieme. Un incastro fatto di due tasselli che combaciano perfettamente. Sono orgogliosa di essere tua figlia, sei anche una super nonna. Non credo a niente, ma a qualcosa sì: sarai sempre vicina a me. Mi hai insegnato che la fragilità non è debolezza. Ti prometto che ce la faremo, che tutti gli insegnamenti fatti di tenacia, di resistenza e di resilienza di babbo, che tu tanto ammiravi, saranno tutti per te. Ce la faremo, tutti insieme. Ciao mamma, grazie per essere stata e per essere la mia mamma». Il ricordo della figlia Ilaria: «La mia mamma riusciva a dare amore solo con lo sguardo. Lei era l’amore. Questo non è un addio, perchè quello che è stato amato non può essere perso, ma diventa una parte di noi. Se il sole che sorge al mattino, nelle stelle che illuminano la notte oscura, nell’aria che respiro, nel mio cuore e in quello di babbo e di tutte le persone che ti hanno amato. Se il ricordo è vita, tu vivrai per sempre». La messa è stata officiata da don Giuliano Fiorentini e da don Luigi Reccia. All’uscita dalla chiesa, il feretro è stato salutato con un lungo applauso.

 

 

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