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Le aziende marchigiane
guardano verso Dubai expo:
«Volontà di resistere e competenza»

L'INCONTRO questa mattina a Portonovo tra le imprese del territorio che offrono prodotti di altissima qualità. L'evento si svolgerà il prossimo anno dopo il rinvio causa Covid ed è una occasione per tante realtà locali. Sulla situazione post Covid: «Stiamo tentando di uscire da una crisi fortissima, ma continuano a penalizzarci le troppe lungaggini burocratiche negli aiuti da parte delle istituzioni statali»

Un momento del convegno

di Giampaolo Milzi

L’ex famoso modello economico marchigiano, quello del boom della piccola e media impresa italiana degli anni ’60, studiato in Usa per la sua originale incisività e le sue originali strategie, ci riprova «con volontà di resistere e competenza». Volontà, competenza, resistenza, parole pronunciate oggi nel corso del lungo incontro-dibattito di livello nazionale svoltosi a Portonovo di Ancona da Antonella Ventura, responsabile della neonata “Marche Venture”, rete di aziende di nicchia, sì, “ma di altissima qualità”. Oltre a queste, tante altre aziende e professionisti del settore del business, del commercio e delle consulenze rivolti all’estero e in particolare agli Emirati Arabi Uniti, presenti alla grande tavola rotonda intitolata “L’Italia riparte dal territorio e dalle sue eccellenze made in Italy. L’export volano essenziale dello sviluppo del Paese. Verso Dubai Expo 2020 (rinviato al 2021) col suo Padiglione Italia”. Evento organizzato con straordinaria competenza dall’avvocato Francesca Papitto, legale con studio ad Ascoli e Milano, specializzata in Diritto internazionale e Commercio estero. Evento inframmezzato da discussioni e collegamenti video con ospiti a Dubai e Abu Dhabi.

Dubai expo 2020

Il Covid 19 ha colpito duro anche laggiù, negli Emirati, dove si è tirato il freno per investimenti in infrastrutture ed edilizia, ma non certo per le grandi vetrine del meglio della produzione globale, «Dubai sarà un evento di altissima levatura», ha rimarcato Leonardo Branda di Impregiro. Oltre all’Expo del 2021, l’avvocato Papitto ha annunciato che in quell’ancora ricchissimo Paese sta organizzando una manifestazione espositiva già per il prossimo autunno-inverno. Grandi occasioni da non perdere per il tessuto imprenditoriale italiano e naturalmente per quello delle pmi marchigiane. Occasioni che, tornando a Marche Venture, potrebbero e dovrebbero cogliere alcune realtà della rete: la Fattoria Colmone della Marca, di San Severino, dove Giovanni Meschini, in un terreno vicino al Castello di Piticchio, è capace di produrre l’unico vino italiano bianco nato da un antichissimo vitigno di “rosso”; la Chiara Calzature, dove si lavora a mano per elaborazioni di modelli per big del settore; la Press Omet, che a Sforzacosta costruisce presse di fusione; la cristallina Acqua Nerea dei Sibillini, con sede a Castelsantangelo; la Loriblu spa di Porto Sant’Elpidio, nata 40 anni fa a Dubai tornerà per il sedicesimo anno, con le sue scarpe di lusso fatte a mano, ha detto Sara Cuccù, a nome della proprietà, membro di Confindustria per il settore calzaturiero marchigiano. «La situazione è mutevole, in evoluzione, sia negli Emirati, che nel nostro distretto calzaturiero – ha sottolineato Cuccù -. Noi stiamo tentando di uscire da una crisi fortissima, ma ci sono già piccoli ma importanti segnali di ripresa, con grandi difficoltà stiamo preparando la collezione per il prossimo autunno-inverno per essere presenti a Milano. Certo, stiamo organizzandoci anche con lo smart working, videoconferenze, ma i nostri clienti vogliono vedere, toccare, indossare il prodotto, ed è giusto che sia così. Purtroppo – ha concluso – continuano a penalizzarci le troppe lungaggini burocratiche negli aiuti da parte delle istituzioni statali». E ancora. Il manager Giordano, della Graziano Ricami di Venarotta sarà presente a Dubai Expo per presentare – tramite alcuni gruppi partner dell’alta moda francese – alcune perle della sua azienda specializzata in ricami artistici, soprattutto per abiti nuziali, come quello indossato da Angelina Jolie. Il Covid 19, la lenta ripresa dai gravissimi danni del terremoto del 2016. E una crisi che è molto di tipo finanziario, per le piccole e medie imprese. A rischiarare l’orizzonte, quanto a prospettive, l’intervento in video di Nicola Lènere, ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti: «L’8 giugno scorso vari ministeri hanno siglato un fondamentale patto con le categorie del mondo imprenditoriale del nostro Paese per favorire export e internazionalizzazione dei prodotti. Un patto alla pari, fatto di coordinamento, comunicazione, strategie concordate insieme. Dubai sarà una mega opportunità nel segno di innovazione e connettività, un immenso mercato, il più grande per presentarsi anche nell’area mediorientale, africana, asiatica meridionale». «Innovazione, formazione, flessibilità, aggregazione tra aziende, digitalizzazione, e-commerce», questi i settori chiave su cui anche le imprese marchigiane dovrebbero investire, secondo Sergio Miele, commercialista, esperto di internazionalizzazione e consulente business della ICBS, com grande esperienza in Cina. «Sempre che – ha aggiunto – arrivi davvero un concreto sostegno da parte del nostro governo, com’è accaduto in Francia e in Germania». Su questo fronte, buone notizie da Maurizio D’Andria (da Dubai), responsabile di Sace Simes (Cassa depositi e prestiti) Mena Regione Medio Oriente Nord Africa: «Pronto uno stanziamento a fondo perduto per le aziende che chiedono liquidità per investire nell’export». Mentre Filippo Maria Invitti, presidente dell’Osservatorio internazionale Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili Roma, ha ricordato l’esistenza di «Garanzia Italia, la nuova misura straordinaria a supporto delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19 per garantire liquidità e continuità economica».

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