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Porto, nuovo week end caldo
per i rientri da Grecia e Croazia

ANCONA - Quasi 12.000 le persone in arrivo in questa settimana, di cui 7.000 tra venerdì e domenica. Il presidente Giampieri: «Stiamo lavoriamo su una capillare informazione – persona per persona. Anche in questo caso, come nelle passate misure contro il Covid-19, è essenziale il senso di responsabilità di ciascuno»

 

 

Proseguono al porto di Ancona le attività del traffico passeggeri, al secondo weekend dall’emanazione dell’ordinanza del 12 agosto 2020 che prevede l’effettuazione dei tamponi obbligatori per chi torna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna entro 48 ore dall’arrivo in territorio italiano. «Sono oltre 18.000 gli arrivi dall’ingresso in vigore dell’ordinanza del 12 agosto 2020, valore – fa sapere l’autorità portuale in una nota – che se anche molto inferiore rispetto agli scorsi anni, rimane significativo e che si prevede salirà a 35.000 entro il primo settembre.14 i traghetti previsti in arrivo e partenza da venerdì a domenica, 7 dalla Grecia e altrettanti dai porti croati di Spalato e Zara. I 7.000 arrivi sono distribuiti tra 5.750 passeggeri dalla Grecia ed i restanti 1.250 dalla Croazia. Ogni passeggero, prima di imbarcarsi per rientrare in Italia, deve compilare una autodichiarazione che indica il luogo di residenza o di dimora. Inoltre, prima di salire a bordo del traghetto è soggetto alla misurazione della temperatura. Sopra i 37,5°, non viene imbarcato.

Il costante contatto con le autorità sanitarie – Asur e sanità marittima – e le forze dell’ordine ha confermato il modello operativo adottato dal porto di Ancona dal giorno successivo all’ordinanza: intanto tamponi in porto per chi durante la navigazione abbia manifestato sintomi da infezione di Coronavirus. In questo caso, come già sperimentato, si attiva il protocollo Covid del porto con l’attivazione di spazi dedicati e separati e le verifiche sanitarie svolte in collaborazione con l’Azienda sanitaria di Torrette fino al completo accertamento dello stato di salute del passeggero. E poi una capillare informazione per tutti gli altri viaggiatori in arrivo con l’indicazione delle misure da seguire per chi è diretto ad una destinazione in Italia: avviso immediato alle autorità sanitarie del luogo di residenza o destinazione; viaggio di rientro e isolamento fiduciario una volta a destinazione fino all’esecuzione del tampone obbligatorio entro 48 ore dalla dichiarazione alle autorità sanitarie. Inoltre vengono fornite informazioni anche a tutti i passeggeri diretti all’estero e agli autotrasportatori.

«Un modello operativo dettato dalla peculiarità del traffico traghetti: all’arrivo di ogni nave, una volta calati i portelloni, in poco tempo scendono in contemporanea veicoli pesanti, camper, auto, moto e passeggeri appiedati, il tutto in un brevissimo lasso di tempo, con il conseguente rischio assembramenti in caso di soste prolungate» prosegue il comunicato. Già dalla giornata di oggi, alle numerose informazioni a bordo trasmesse tramite messaggi vocali multilingue dalle compagnie di navigazione si affiancherà un’attività di volantinaggio veicolo per veicolo, per consegnare un vademecum di situazioni che aiutino i passeggeri a conoscere i nuovi adempimenti dell’ordinanza del Ministero della Salute.«Un continuo confronto tra le Autorità sanitarie e le Istituzioni del porto ha confermato l’attuale modello organizzativo, l’unico che riesca a gestire i numeri degli sbarchi senza sovraccaricare il sistema sanitario locale – ha dichiarato il presidente Rodolfo Giampieri –  Stiamo seguendo con scrupolosa attenzione quanto previsto dall’Ordinanza del Ministro Speranza del 12 agosto scorso, e lavoriamo su una capillare informazione – persona per persona. Anche in questo caso, come nelle passate misure contro il Covid-19, è essenziale il senso di responsabilità di ciascuno.  È imprescindibile la collaborazione dei singoli per consentire di ridurre il rischio di contagio. Ricordiamo che sono tutte misure opportune a tutela della salute pubblica, non appesantimenti burocratici e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. tutti i passeggeri sono registrati dalle compagnie di navigazione all’imbarco con i moduli forniti dal ministero dell’interno ed i dati sono a disposizione delle forze dell’ordine per i controlli incrociati. continuiamo a mantenere alta l’attenzione grazie alla collaborazione tra istituzioni e agenzie marittime per garantire in maniera trasparente e chiara la sicurezza dei viaggiatori e della popolazione residente. a tutti gli operatori che ogni giorno sono in banchina il mio ringraziamento per l’impegno con cui stanno affrontando questa ulteriore sfida».

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