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«Covid, in regione
1.446 casi sul lavoro
Tre i decessi nell’Anconetano»

L'APPELLO del segretario generale della Cgil Marche Matteo Pintucci: «Non abbassare la guardia in vista di un possibile aumento dei contagi previsto per l'autunno». In provincia di Ancona sono 437 le situazioni denunciate

 

Matteo Pintucci

 

«Denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19: nelle Marche da gennaio al 31 agosto 2020 si sono registrati 1.446 casi e cioè il 2,8% del totale in Italia pari a 52.209. Una percentuale che colloca le Marche all’ottavo posto dopo Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria e Lazio. I morti per Covid nelle Marche, sempre nello stesso periodo, sono 11 ovvero il 3,6% del totale nazionale pari a 303». Sono questi i dati dell’Inail elaborati dalla Fp Cgil Marche e presentati da Matteo Pintucci, segretario generale. «Tra i contagi registrati, il 70% sono donne, la fascia di età più colpita è quella tra i 50 e i 64 anni, pari al 44,4%  – precisa – a livello territoriale, particolarmente colpite sono le province di Pesaro-Urbino dove si segnala il 39,7% dei contagi e quella di Ancona con il 30,2%. Tra le professioni dove più si contano i contagi c’è l’area socio-sanitaria con l’80% dei casi. In particolare – spiega Pintucci – il 42,3% i contagi sono tra i tecnici della salute e gli infermieri, il 26,7% operatori ed educatori sanitari e l’11,4% i medici. Il quadro che emerge – conclude il segretario – mette in evidenza che il settore più interessato ai contagi Covid resta quello sanitario e per questo motivo occorre non abbassare la guardia considerando del complessivo aumento dei contagi previsto per l’autunno».

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