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Aggressioni alle divise, il Siulp:
“Raccolta firme per difendere
chi tutela la sicurezza”

FIRME - L’obiettivo è presentare una legge ad iniziativa popolare che, attraverso la modifica all’attuale regime dell’arresto obbligatorio, preveda una fattispecie specifica, con detenzione immediata, o affidamento ai servizi sociali se non recidivo e ha riparato il danno fatto

(foto d’archivio)

 

“Una firma per difendere chi difende la sicurezza”. Così, in una nota del segretario regionale Siulp Marco Girolimini,  il sindacato della Polizia annuncia una raccolta firme. “Ieri le segreterie provinciali di Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli e Fermo hanno dato il via alla campagna di raccolta firme promossa a livello nazionale  dal Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, per sensibilizzare l’opinione pubblica e dire basta alle aggressioni delle lavoratrici e dei lavoratori del  comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, della scuola, della sanità e degli incaricati dei servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità.
Oggi, ormai – si legge nella nota di Girolimini – siamo arrivati ad una violenza seriale che vede un’aggressione ogni 3 ore al personale in uniforme. E in questa triste e impressionante statistica non sono conteggiate tutte quelle operate ai danni di tutti coloro che svolgono un servizio di pubblica necessità o di pubblica utilità come i medici, i sanitari, i professori, i tassisti e gli autisti dei mezzi pubblici o di coloro che sono addetti ai controlli.
L’obiettivo pertanto è la raccolta di firme necessarie a presentare una legge ad iniziativa popolare che, attraverso la modifica all’attuale regime dell’arresto obbligatorio, preveda una fattispecie specifica, con detenzione immediata, ovvero affidamento ai servizi sociali se non recidivo e ha riparato il danno fatto, per tutti  coloro che aggrediscono o commettono violenza sul personale in uniforme e gli  incaricati di servizi pubblici o di pubblica utilità”.

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