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Il Pd rinvia il dibattito interno
«Priorità all’emergenza sanitaria
ma non rinunceremo a un esame di coscienza»

RIUNIONE della segreteria regionale a cui hanno partecipato i segretari provinciali e il capogruppo in Regione Maurizio Mangialardi, si è deciso di sospendere l'analisi della debacle elettorale causa Covid

 

gostoli

Giovanni Gostoli

 

I dem decidono di sospendere il dibattito interno causa Covid, ma Gostoli avverte: «Il Pd non rinuncerà questa volta a fare un esame di coscienza rispetto all’esito elettorale e nessuno può pensare di evitare di assumersi le proprie responsabilità da una sconfitta che viene da lontano». Ieri pomeriggio si è tenuto un nuovo incontro della segreteria regionale del Partito democratico delle Marche a cui hanno partecipato i segretari provinciali e il capogruppo in Regione, Maurizio Mangialardi. A introdurre la riunione in video call è stato il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli che ha ribadito «di essere dimissionario e la volontà di portare il Pd regionale a un congresso straordinario nel più breve tempo possibile, senza scorciatoie sull’analisi del voto che deve essere profonda e partecipata».

La linea, quindi, non cambia. «Cambiano tempi, modi e priorità a causa della “seconda ondata” della pandemia Covid-19. Il Pd nazionale con una circolare ha sospeso i congressi e durante l’ultimo incontro con i segretari regionali è stato chiesto ad ogni livello del Pd di dedicarsi nel mese di novembre all’iniziativa politica sul web su alcuni temi e sull’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla recrudescenza del virus – precisa Gostoli – Dopo i ballottaggi abbiamo convocato in presenza due direzioni regionali: la prima è stata spostata su richiesta di alcune personalità che non potevano partecipare al dibattito e la seconda per ragioni di sicurezza e precauzione anti contagio. Insieme alle prime riflessioni sul voto avrei proposto un “percorso costituente” capillare nei territori di dibattito e analisi, a livello provinciale, ma anche circolo per circolo, senza scorciatoie. Ogni iscritto deve avere la possibilità di dire la propria opinione. Oggi diventa più complicato perché è evidente che gli incontri online non consentirebbero un’ampia partecipazione al confronto che è essenziale per farlo bene. E poi c’è un tema di opportunità – aggiunge Gostoli – Con la nuova ondata del virus, il dramma della situazione sanitaria, economica e sociale e le proteste delle piazze siamo convinti che il compito del partito, in questa fase, sia quello di dedicarsi ai problemi delle persone, delle famiglie e delle imprese. Un dibattito tutto interno in questa fase oltre a non avvicinare persone nuove sarebbe incomprensibile fuori, ma ai marchigiani dico che il Pd non rinuncerà questa volta a fare un esame di coscienza rispetto all’esito elettorale e nessuno può pensare di evitare di assumersi le proprie responsabilità da una sconfitta che viene da lontano.

Una sospensione, quindi, del dibattito interno sul voto per riprenderla con forza non appena le condizioni permetteranno di riunirsi, ma nel frattempo il Pd traccia il lavoro da fare. «Come nella prima fase di lockdown moltiplicheremo gli incontri online per fare un punto della situazione sull’emergenza Covid – prosegue Gostoli – La situazione è difficile anche nelle Marche e c’è bisogno anche di far crescere la consapevolezza. Per questa ragione e con spirito di collaborazione nei giorni scorsi abbiamo indicato 15 priorità urgenti al Governo regionale. Anche dall’opposizione vogliamo fare la nostra parte nell’interesse delle Marche e proprio per questo abbiamo proposto anche un tavolo comune maggioranza e opposizione per la gestione della crisi, perché c’è bisogno di grande unità e coesione per combattere il virus, non di scontri politici. Nei prossimi giorni, in accordo con il Pd nazionale, organizzeremo anche delle iniziative tematiche sul web in collaborazione con il Gruppo consigliare regionale Pd e i parlamentari per discutere di sanità pubblica, scuola, lavoro ed economia, e delle opportunità che arriveranno dall’Europa. Come sempre i circoli si metteranno a disposizione delle amministrazioni comunali e della rete di volontariato sulla gestione dell’emergenza a livello locale per iniziative di solidarietà e di prossimità. Infine, le Federazioni provinciali si metteranno subito al lavoro per il rinnovo dei consigli provinciali previsti tra qualche mese e alla tornata delle elezioni amministrative 2020». La proposta di road map è stata accolta all’unanimità dalla segretaria regionale.

 

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