di Alberto Bignami
Per gli investigatori, la dinamica dell’incidente mortale avvenuto ieri sera sulla banchina 23 del porto di Ancona, è chiara. Luca Bongiovanni, il 52enne addetto alla vigilanza per conto dell’istituto Suretè, è morto dopo essere stato travolto frontalmente dalla motrice di un tir diretto al carico merci. Il camionista tunisino, che aveva superato il primo checkpoint, non lo avrebbe dunque visto mentre il vigilante gli era davanti per chiedergli i documenti che avrebbe dovuto registrare affinché il mezzo pesante potesse poi proseguire. I carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile di Ancona, che stanno portando avanti le indagini, hanno già acquisito tutti i filmati delle vicine telecamere per vedere se il momento esatto dell’incidente sia stato ripreso dalle telecamere. Il camionista, come da prassi in questi casi, è stato denunciato per omicidio stradale. L’uomo al volante del mezzo pesante, non appena accortosi di quanto era successo, si è subito prodigato nel dare l’allarme e chiamare le forze dell’ordine, cercando di prestare anche i primi soccorsi. Sottoposto all’alcoltest, è risultato negativo. Si tratta dunque di una vera e propria tragedia avvenuta in un punto del porto che risulterebbe essere, secondo alcuni, più buio di altri, ma dove comunque la visibilità non manca. Forse, proprio i filmati potrebbero aiutare a capire se Luca Bongiovanni potesse trovarsi in un punto cieco, non visibile all’autista che in quel momento era intento ad effettuare una manovra. La salma del vigilante è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Torrette dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha provveduto a richiedere l’esame autoptico. Luca Bongiovanni abitava in piazza Fontana. Separato, lascia due figli.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati