L’Usb Marche ha inoltrato, lo scorso 2 novembre, una richiesta incontro urgente al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità sulla situazione del Servizio Sanitario Regionale per chiedere una sanità pubblica e assunzioni stabili. «L’Unione Sindacale di Base- Pubblico Impiego con manifestazioni e incontri avuti con la precedente Giunta ha più volte rappresentato le criticità del Servizio Sanitario Regionale e le proposte per affrontare gli aspetti più deleteri per il funzionamento dei Servizi ospedalieri e territoriali.- esordisce la nota a firma di Mauro Giuliani, referente Usb Marche Sanità – Attualmente con la forte recrudescenza della pandemia Covid19 in atto chiediamo un incontro urgente per riprendere il confronto e rappresentare la nostra posizione e la nostra visione riguardo a un Servizio Sanitario Regionale che, a nostro giudizio, va radicalmente rivisto. C’è assoluta necessità di assunzioni stabili di sanità pubblica di attivare posti letto semintensiva e intensiva oltre la metà del Piano Nazionale mancano all’appello, attivare gli ospedali Covid per preservare le strutture il personale e l’utenza, potenziare gli ospedali non Covid riaprendo reparti e riattivando i 13 Ospedali chiusi presenti nelle Marche per pz meno complessi e non come sta avvenendo attualmente che si trasferiscono pazienti dagli ospedali pubblici in strutture private».
Sulla riattivazione del Covid Hospital di Civitanova Usb aveva già espresso nei mesi scorsi la sua netta contrarietà «anche perché oggi come allora le risorse umane verrebbero sottratte ai già carenti presidi sanitari delle aree vaste, stesso personale che è oramai esausto, a cui di recente sono state anche bloccate ferie permessi». Secondo L’Unione sindacale di base il personale sanitario chiede solo di lavorare in sicurezza e con organici adeguati.«Riteniamoche vi sia l’assoluta necessità di affrontare la crisi di sistema del Servizio Sanitario Regionale con un forte incremento delle assunzioni stabili e non precarie,- aggiunge Giuliani – c’è l’urgenza di erogare ai lavoratori della Sanità Pubblica un congruo riconoscimento retributivo sempre promesso dalla Giunta precedente e mai realizzato, aumenti salariali che passino attraverso l’incremento dei Fondi Contrattuali destinati agli “eroi” della prima e seconda fase Covid-19. Ad oggi zero euro»
Secondo Usb è urgente è la necessità di mettere mano al piano pandemico della Regione Marche «che, come testimoniano i casi in forte crescita, non ha funzionato e deve essere potenziato cosi come deve essere potenziata tutta la sanità pubblica che negli ultimi anni ha subito forti perdite sia di risorse umane che di strutture e reparti. – sottolinea il comunicato – Riaprire gli ospedali dove necessario, ridimensionare la sanità privata e re-internalizzare i servizi oggi dati in appalto sono, per noi, le priorità. Tramite stampa abbiamo avuto notizia che l’assessore Saltamartini ha convocato le organizzazione sindacali confederali, pertanto ci pare doveroso che si convochi anche Usb per aprire un confronto ampio con la nuova giunta che sia in grado di tenere conto di una pluralità di punti di vista e valutazioni sull’efficienza del sistema».
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