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Mascherine a scuola, la Lega:
«Rivedere la norma
A rischio la salute dei ragazzi»

DIBATTITO - L'assessora Giorgia Latini insieme ai consiglieri Anna Menghi e Giorgio Cancellieri insistono nella richiesta a Conte di rivedere le regole di sicurezza per le lezioni in presenza: «anche il Garante regionale dei diritti alla Persona ha chiesto un parere medico sul tema»

 

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Giorgio Cancellieri, Giorgia Latini e Anna Menghi

«L’obbligo di indossare mascherine nella scuola primaria per tutta la durata delle attività scolastiche compromette salute, apprendimento ed equilibrio psicologico dei bambini». Questa è la tesi di Giorgia Latini, assessora regionale allo Sport e Cultura, e anche quella dei consiglieri regionali Anna Menghi e Giorgio Cancellieri. Latini nei giorni scorsi ha sollecitato l’intervento del presidente Conte a fronte «dei disagi crescenti che si registrano nelle aule – dice la Lega -, confermati dai dati, dalla cronaca e dal contatto diretto tra l’assessore ed i consiglieri della Lega con le famiglie marchigiane e le loro organizzazioni».

A dare manforte alla richiesta, l’intervento sull’argomento del Garante regionale dei diritti della Persona per le Marche che, dice la Lega, «sollecitato dalla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di San Benedetto Donatella Forlini, ha richiesto un parere medico-specialistico sulla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlabili all’uso della mascherina per i bambini della scuola primaria (leggi l’articolo). Il garante per l’infanzia della Liguria, invece, ha invitato l’Autorità Garante Nazionale ad intervenire».

Aggiungono Menghi e Cancellieri: «Il sacrificio che viene richiesto ai nostri ragazzi è immenso perché ne condiziona non solo la spontaneità in ogni espressione, fondamentale per lo sviluppo della personalità in età evolutiva, ma anche per il rischio di compromettere la salute psicofisica paradossalmente più del contagio che si vorrebbe evitare. Basti pensare al paradosso dei paradossi ovvero l’obbligo di mascherina anche nelle attività ludico sportive all’aperto e in quelle artistiche che si svolgevano già con tutte le cautele effettivamente necessarie. Le opinioni contrastanti sull’efficacia e la necessità della mascherina in un contesto come quello scolastico, dove pochissimi sono stati i focolai già con le precedenti norme di sicurezza, inducono a nuove ed urgenti riflessioni. L’efficacia dell’igienizzazione delle mani e degli ambienti, del distanziamento tra i banchi e tutte le altre misure precauzionali attivate da scuole e famiglie fanno pensare che una revisione della norma sia possibile senza compromettere alcunché».

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