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Natale, nuovo Dpcm e negozi chiusi,
Cgia: «Durissimo colpo per le attività»

ANCONA - Per Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, presidente e segretario di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, le misure adottate dal governo «sono generaliste e mal si adattano a contesti come quello delle Marche che, con il suo milione e mezzo di abitanti, arriva a circa la metà di quelli della sola capitale»

Graziano Sabbatini

 

 

«Prendiamo atto del non rispetto delle promesse del governo relativamente all’impegno che era stato assunto. E’ stato chiesto alle nostre imprese di rispettare le regole, di stare chiusi a novembre, con la promessa di un Natale con le attività aperte, e invece ora apprendiamo che quanto promesso non è stato mantenuto, con le nostre imprese che anche stavolta subiranno un durissimo colpo». A sostenerlo sono Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, commentando le misure del Decreto Natale del governo. «Purtroppo la situazione sanitaria continua a essere difficile e, al contempo, la sofferenza della nostra economia non accenna a diminuire. Queste misure assesteranno il colpo finale a molte attività economiche».«A marzo, aprile e maggio, con le riaperture, e poi di nuovo in autunno, con la seconda ondata, i nostri imprenditori sono stati attenti a rispettare le regole, di fatto però non sono state messe in atto altre misure strutturali per gestire l’emergenza sanitaria. Siamo fermamente convinti che non siano le attività economiche a veicolare la pandemia».«Le misure che vengono adottate, peraltro, sono troppo generiche e generaliste e mal si adattano a contesti come quello della regione Marche che, con il suo milione e mezzo di abitanti, arriva a circa la metà di quelli della sola capitale».

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