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«La scuola deve ripartire al più presto
ma in presenza e in sicurezza»

LA RICHIESTA unanime delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil dopo la decisione del governatore Acquaroli di tenere chiuse le superiori fino al 31 gennaio

foto d’archivio

 

«Siamo sempre stati convinti della necessità di riaprire al più presto per tutti la scuola in presenza, purché vengano garantite tutte le necessarie tutele in materia di salute e sicurezza ma nel contempo vanno affrontati tutti i nodi della questione riapertura perchè a distanza ormai di un anno dall’inizio della pandemia il prezzo pagato dagli alunni delle scuole superiori e dal loro diritto allo studio rischia di essere troppo alto». Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil sul nodo della riapertura delle scuole. Se il Governo è intenzionato a far ripartire le superiori l’11 gennaio, ieri il governatore Acquaroli ha anticipato che gli istituti delle Marche rimarranno chiusi fino a fine mese. «Comprendiamo – continuano i sindacati – la necessità di una scelta di prudenza di fronte a una situazione sanitaria ancora molto difficile e a un quadro epidemiologico critico con indice Rt nella nostra Regione in rialzo, ma se l’Istituto Superiore di Sanità conferma che le scuole sono luoghi sicuri, allora è necessario innanzitutto verificare tale condizione e come sottolineiamo già da tempo affrontare e risolvere il problema della sicurezza dei trasporti con soluzioni concrete, che tengano conto delle differenti esigenze territoriali. Nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri con i Prefetti per affrontare tutti i nodi aperti, ma occorre un maggior coordinamento regionale per affrontare in maniera organica tutte le criticità, dai trasporti a quella sanitaria. E’ necessario però che venga fatta chiarezza sul sistema di rilevazione dei dati e come chiediamo inoltre, già da tempo, fornito un report chiaro e comprensibile sui contagi nelle scuole per capire se e quanto la scuola in presenza abbia contribuito alla diffusione del virus». Secondo i sindacati  «occorre poi garantire una corsia preferenziale per la scuola sull’effettuazione dei tamponi e dei tracciamenti e soprattutto garantire procedure uniformi con indicazioni chiare su come gestire i casi di positività nelle scuole in tutto il territorio regionale, così come occorre inserire tempestivamente il personale della scuola nel piano vaccinale nazionale. Prendendo atto della scelta della Regione, quello che non possiamo più permetterci è di perdere altro tempo ma dobbiamo usare bene quello che abbiamo a disposizione per garantire le risposte più adeguate per poter riaprire la scuola presto, in presenza e in sicurezza per tutti».

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