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Il Covid accelera la digitalizzazione
«Raddoppiano le imprese
che vendono online»

ECONOMIA - Confartigianato Imprese Marche propone l'Open Week del Digital Innovation Hub. Si tratta di un ciclo di seminari (dal 29 gennaio al 6 febbraio) dedicato alle micro, piccole aziende per lo sviluppo di competenze innovative, il supporto alla digital trasformation e l’aggiornamento professionale tecnologico

Giuseppe-Mazzarella

Il presidente Giuseppe Mazzarella

 

 

di Mauro Giustozzi

Il digitale, la comunicazione, l’impresa 4.0, la green economy, l’intelligenza artificiale sono alcuni dei temi al centro dell’Open Week del Digital Innovation Hub di Confartigianato Marche, in programma dal 29 gennaio al 6 febbraio. Un ciclo di seminari dedicato alle micro, piccole imprese per lo sviluppo di competenze innovative, il supporto alla digital trasformation e l’aggiornamento professionale tecnologico. A presentare l’importante appuntamento in videoconferenza Giuseppe Mazzarella, presidente Dih regionale e presidente Confartigianato Imprese Marche che ha rimarcato come, a seguito della pandemia, sia cambiato il modo di comunicare e proporsi delle imprese artigiane della nostra regione. «Nell’epoca pre covid –ha esordito Mazzarella- la comunicazione digitale delle nostre pmi si attestava appena al 10% ed oggi ha raggiunto già il 30% con una crescita costante. Anche nel campo della messaggistica e delle conferenze, l’online sta surclassando gli incontri in presenza: siamo passati da un 17% di uso del mezzo digitale al 40%. Così come le vendite digitali che si attestavano appena all’8%, dato basso nelle Marche, che oggi tocca il 15%. Questo per dire come si sia evoluta, a causa della pandemia, l’uso del digitale e dei mezzi tecnologici nelle imprese artigiane. Confartigianato ha creato questo hub digitale con uffici dedicati sin dal 2019 creando un sistema di condivisione a livello marchigiano di digital hub Marche. In questa fase abbiamo implementato lo strumento ampliando la platea di tecnici e addetti specializzati nel settore digitale che si mettono al servizio delle imprese affinché la globalizzazione che abbiamo conosciuto non si blocchi causa virus ma prosegua su nuove piattaforme. L’artigianato rappresenta più del 30% del sistema aziende italiane per cui investimento e innovazione devono essere i punti di riferimento per restare protagonisti sui mercati nazionali e mondiali».

Andrea-Dini

Andrea Dini

Andrea Dini, coordinatore Dih regionale e presidente Confartigianato Ict, ha fatto il punto della situazione offrendo quello che è lo spaccato delle imprese artigiane marchigiane in merito alla digitalizzazione. «Il covid ha dato un’accelerazione fortissima al sistema digitale –ha ribadito Dini-. Sono triplicate le imprese che utilizzano il remoto, che inseriscono i propri dati aziendali gestendoli da remoto. Pensate che nel 2020 in Italia il 58% delle imprese con numero di addetti che vanno da 3 a 49 ha usato servizi in cloud: nelle Marche questo dato sale sino al 63% rispetto ad appena il 15% che era nel 2018. E’ un passaggio epocale che però nasconde insidie in una trasformazione così repentina: ci sono problemi legati ad una rete internet non adeguata, e soprattutto è necessario che le imprese vadano verso una trasformazione consapevole e non legata solo all’emergenza della pandemia. Anche per questo i seminari che andremo ad organizzare dal 29 gennaio al 6 febbraio hanno lo scopo di aiutare le imprese ad orientarsi con più consapevolezza in questo nuovo mondo che sarà decisivo per la tenuta di ogni singola azienda».
All’Open Week collaboreranno personalità del mondo accademico, delle imprese, di enti ed istituzioni pubbliche. Si parte il 29 gennaio con il tema del piano nazionale di transizione 4.0; l’1 febbraio si dibatterà di imprese su internet, e-commerce, web marketing e fiere virtuali; il 2 febbraio tema centrale sarà la green economy e dell’importanza di avere nuove figure di esperti in economia circolare in azienda; il 3 febbraio i temi tecnici legati all’intelligenza artificiale e alla cyber sicurezza terranno banco mentre il 4 febbraio si parlerà del nuovo modo di fare impresa 4.0 e delle start up. Conclusione il 6 febbraio con il digital manufacturing e bilancio dell’Open Week di Confartigianato Marche. Adolfo Giampaolo, presidente Claai Marche, ha portato il proprio saluto ribadendo come con questi strumenti digitali le imprese potranno rimettersi sui mercati mentre Giuseppe Ripani, referente per il Dih di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli–Fermo, ha ricordato i passaggi che hanno portato l’associazione degli artigiani alla transizione verso il digitale.

Giuseppe-Ripani

Giuseppe Ripani

«Già nel 2013 è partito questo percorso legato all’innovazione tecnologica e digitale nelle imprese artigiane con l’opportunità della manifattura digitale e l’e-commerce. –ha sottolineato Ripani- Un’opportunità per le pmi marchigiane che altrimenti non avrebbero avuto la forza per imporsi su mercati lontani. Nel 2021 questa diventa una necessità e non più un’opportunità: il covid ha accelerato questo processo. L’offerta digitale è amplissima ed è necessario accompagnare le imprese ad orientarsi in questo mondo. Quello che Confartigianato mette a disposizione è uno strumento fondamentale di supporto alle aziende. Digital Innovation Hub è un luogo dove si trovano competenze e reti di scambio per collaborare con enti, università e altri soggetti che possono aiutare le aziende a crescere. Nel territorio da dove provengo a fronte di una meccanica che non ha risentito eccessivamente della crisi ci sono comparti come quello dell’agroalimentare e della moda che hanno puntato da sempre sull’internazionalizzazione: oggi non si può operare più a livello fisico di fiere e mercati, le filiere sono mutate e il digitale ci può aiutare a raggiungere le nuove filiere di riferimento di questi settori».

Adolfo-Giampaolo

Adolfo Giampaolo

 

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