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Bertolaso al Rotary di Civitanova:
«Impreparati alla seconda ondata»

L'EX CAPO della Protezione civile ospite del club, in un diretta a cui ha preso parte dal Museo del cappello di Montappone. Ha parlato dell'emergenza Covid e dei due ospedali realizzati a Milano e nella città costiera: «Ho ascoltato le critiche in silenzio, pensando agli scenari che avremmo potuto incontrare in autunno»

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Da sinistra: Gloria Bertolaso, Guido Bertolaso, Paolo Marzialetti, Mario Clementi, Fabiola Pietrella, Emidio Pipponzi,

 

«Come gestire un’emergenza ai tempi del Covid». Questa la domanda che è stata posta a Guido Bertolaso, ospite ieri del Rotary Club Civitanova. L’ex capo della Protezione civile, che ha guidato la realizzazione del Covid Center civitanovese, ha riflettuto sulla risposta nazionale alle difficoltà emergenti in un incontro online con i rotariani. Un appuntamento che ha ottenuto una grande attenzione, superando di gran lunga i cento partecipanti. Bertolaso ha preso parte alla diretta nelle stanze del Museo del Cappello di Montappone, eccellenza che ha con piacere visitato poco prima della videoconferenza. Il medico ha iniziato presentando i pilastri che accompagnano la gestione delle emergenze: «Bisogna sempre essere pronti ad affrontare tutti i possibili scenari – ha esordito Bertolaso -, preparandosi al sopraggiungere anche della peggiore delle ipotesi». Tutto questo però, nell’emergenza Covid-19, «non è stato sempre tenuto a mente. Nell’approccio alle questioni, invece, è bene prepararsi con un Piano B, un Piano C, e perfino con un Piano D – ha aggiunto Bertolaso – Nei mesi di aprile, maggio o giugno era giusto essere pronti ad una successiva seconda ondata, dal momento che chi studia le epidemie sa che queste non svaniscono nel nulla, ma possono riproporsi seguendo una ciclicità. Così non è stato».

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Fabiola Pietrella e Guido Bertolaso

Bertolaso è poi arrivato a parlare della creazione dei due ospedali Covid di Milano e Civitanova: «Sono stato chiamato alla loro realizzazione in primavera, e grazie al cielo la prima ondata è terminata di lì a poco. Quindi, in entrambi i presìdi sono stati inizialmente ricoverati pochissimi pazienti. Non sono allora mancate critiche bipartisan sulla loro utilità. Critiche che ho ascoltato in silenzio, pensando agli scenari che avremmo potuto incontrare in autunno». Secondo Bertolaso con l’inaugurazione di due ospedali all’avanguardia si è scelto «di partire da zero per immaginare possibili scenari futuri, assieme a professionisti delle situazioni di emergenza. Seguendo le grandi esperienze maturate sul campo. È stato fatto un vero lavoro di squadra – le conclusioni di Bertolaso -, che ci ha permesso di consegnare alla popolazione due opere mirate semplicemente a garantire un passo in avanti nell’assistenza sanitaria in questa drammatica emergenza». L’appuntamento è stato introdotto da Fabiola Pietrella, presidente del Rotary Club Civitanova, e da Rossella Piccirilli, governatore del Distretto Rotary 2090. Sono stati presenti all’incontro i soci dei Club di Fermo, Alto Fermano, Montegranaro, Porto San Giorgio, Loreto, Recanati, Camerino, Pesaro Rossini.

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