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Tiene il cadavere della madre in casa
e continua a incassare la pensione

FALCONARA - I carabinieri hanno scoperto il corpo della 77enne in avanzato stato di decomposizione, perchè deceduta da almeno 3 mesi e ancora nel letto della sua camera, grazie alla segnalazione della sorella del 47enne ora indagato per occultamento di cadavere. Verrà eseguita l'autopsia

Carabinieri e 118 (foto d’archivio)

 

di Federica Serfilippi

La madre era morta da mesi e, senza dichiararne il decesso, il figlio avrebbe continuato a percepire la sua pensione, vivendo in casa con il cadavere della donna. Il corpo senza vita è stato scoperto nel tardo pomeriggio del primo maggio in un’abitazione di Falconara, sulla Flaminia. Appartiene a una donna di 77 anni, malata da tempo e convivente con il figlio di 47 anni, indagato a piede libero per occultamento di cadavere. L’uomo avrebbe vissuto con la salma della madre per almeno tre mesi. Questo è il tempo indicato dal 47enne stesso al momento del ritrovamento del cadavere e dai primi riscontri eseguiti dal medico legale intervenuto in casa, il dottor Mauro Pesaresi. La scoperta del corpo è avvenuta grazie alla segnalazione della sorella del 47enne: stando a quanto emerso, da tempo chiedeva telefonicamente al fratello di poter far visita alla madre, ma sempre avrebbe ricevuto risposte vaghe, come se fosse stato restio ad avere in casa la presenza della sorella. Alla fine, il primo maggio, la donna si è recata nell’appartamento di via Flaminia. E qui ha scoperto il cadavere in avanzato stato di decomposizione della madre, adagiata sul letto della sua camera.

Il comandante della tenenza di Falconara, Michele Ognisanti

Da lì, sono stati chiamati i soccorritori del 118 e poi i carabinieri della Tenenza di Falconara. Il 47enne avrebbe solo indicato agli investigatori il periodo in cui è sopravvenuto il decesso, tre mesi fa, non rispondendo poi al motivo per cui ha taciuto la morte della madre. Dal momento del decesso della 77enne, il figlio – sempre secondo la prima ipotesi avanzata dalla procura – avrebbe continuato a percepire come se nulla fosse le mensilità della pensione, accreditate sul conto corrente della vittima. Il bancomat a esso collegato sarebbe stato in possesso dell’indagato (risulta essere disoccupato) anche prima della tragedia: la carta sarebbe stata usata solo per le spese quotidiane e sopperire ai bisogni di madre e figlio. I carabinieri guidati dal tenente Michele Ognissanti hanno comunque chiesto all’Inps di rendicontare i movimenti. Potrebbe, infatti, scattare anche la denuncia nei confronti del 47enne per truffa, così come per omissione di soccorso. Il pm Rosario Lioniello ha disposto sulla salma l’autopsia sia per chiarire le cause della morte che per accertare con maggiore precisione l’arco temporale del decesso. Da un primo riscontro, sembra che sul corpo dell’anziana non siano stati trovati segni di violenza. Ma sarà comunque l’esame autoptico a stabilirlo con certezza: da valutare anche se la donna possa essere spirata a causa della malattia oppure per un’ipotetica situazione di inedia. A quanto risulta agli investigatori, il 47enne viveva in una situazione di parziale isolamento: non sarebbe noto al Centro di Salute Mentale o agli assistenti sociali del Comune. Anche i vicini di casa, considerata la malattia dell’anziana e le abitudini di vita del 47enne, non avevano nutrito sospetti sulla situazione emersa solo due giorni fa. Rimane ovviamente da capire cosa possa aver spinto l’indagato a non dichiarare la morte dell’anziana madre.

(servizio aggiornato alle 16)

 

 

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