Affinano sempre più le tecniche per svuotare di denaro le carte prepagate i cyber criminali, architettando trappole così credibili da convincere anche i giovani che hanno conoscenze informatiche più approfondite degli anziani. Non solo Sms o mail di pishing inviate sugli smartphone, ma anche siti web clonati o fittizi e addirittura call center per contattare al cellulare la vittima di turno. Una serie di artifici messa in atto ai danni anche di un giovane medico che risiede in una città della Valmusone e che si è visto ‘sfilare’ 6000 euro circa dalla sua Postepay, prima di sporgere denuncia presso il Commissariato di Ps di Osimo e riuscire a mettere in salvo i suoi risparmi. Tutto è iniziato lo scorso 2 luglio e la rete dell’inganno è stata dipanata in un arco temporale di poche ore. Intorno a mezzogiorno sul telefonino del 27enne è comparso un messaggio di ‘Poste info’ che gli comunicava il blocco della sua carta Postepay per ‘movimenti anomali’. Per procede allo sblocco veniva indicato un link di riferimento da cliccare che reindirizzava su un sito web per la compilazione di un modulo con i dati personali, telefonici e sensibili della carta, password compresa per effettuate il banking. Il sanitario ha compilato tutti i campi e subito dopo sempre sul cellulare è stato contattato da un tizio che si è qualificato come operatore di Poste Italiane. La ‘voce’ gli ha ribadito che risultavano transazioni sospette sulla sua carta per circa 350 euro e che era necessario subito bloccarla e farne una nuova. L’operatore in sostanza lo invitava ad andare in un Postamat per effettuare due trasferimenti di denaro di circa 3mila euro l’uno, in più tranche su un nuovo conto indicato dallo stesso interlocutore, il secondo delle quali dopo la mezzanotte, quindi il giorno successivo.
Il 27enne prima di agire ha svolto delle verifiche sul numero del call center che gli aveva telefonato per scoprire che coincideva con quello del Compartimento di Polizia di Milano. Un dettaglio che gli ha fatto credere che fosse tutto vero. Ha così effettuato in buona fede il primo trasferimento. Poco dopo sul telefonino del giovane è arrivato il messaggio di buon fine dell’operazione sempre con invito ad effettuare la prossima transazione di circa 3000 euro nelle ore successive alla mezzanotte. A quel punto però il medico si è insospettito e invece di attendere il giorno seguente, alle 23.30 dello stesso 2 luglio per precauzione ha trasferito la seconda somma di denaro, con bonifico e con i dati della sua ‘vecchia’ carta ad un suo amico. Mezz’ora dopo sempre sullo smartphone è arrivata di nuovo una telefonata del sedicente operatore Postepay che segnalava la transazione definendola ancora una volta ‘anomala’ e per evitare una denuncia nei confronti del beneficiario del bonifico con il conseguente blocco anche della sua carta Postepay, suggeriva pertanto di andare ad un bancomat per versare quei soldi su un preciso conto corrente. Operazione che è stata effettuata. La mattina del 3 luglio il 27enne ha però subito contattato il numero verde di Poste Italiane, scoprendo così, a poche ore dai contatti con il sedicente operatore di Poste Italiane, di essere stato raggirato perché Postepay non invia mail o sms. Ha sporto immediatamente denuncia per i circa 6mila euro scomparsi e bloccato davvero la sua carta evitando così di vedersi ripulito del tutto il conto. Sono in corso le indagini per risalire agli autori della truffa informatica.
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