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Authority, ecco il commissario Pettorino:
«Ad Ancona per garantire continuità
Il Governo vuole investire sul porto»

SI E' INSEDIATO ufficialmente questa mattina il 'traghettatore' dell'AP che rimarrà in carica fino all'elezione del nuovo presidente. Sulla questione dei fondi del Pnrr, per cui arriveranno solamente 20 milioni di euro per il Medio Adriatico: «A breve verrà approvato un piano generale e sulla scorta di quello lavoreremo per il recupero di ulteriori risorse oltre ai Fondi già assegnati. Vorrei rasserenare Acquaroli». Il governatore era stato duro sullo stanziamento minimo dei finanziamenti

Giovanni Pettorino

 

di Alberto Bignami 

Si è insediato ufficialmente oggi come nuovo commissario straordinario dell’Authority l’ammiraglio Giovanni Pettorino, 64enne romano già comandante del porto dorico dal 2010 al 2013, voluto direttamente dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, per il post Rodolfo Giampieri. 
«E’ un incarico al quale fino a qualche tempo fa non pensavo. Ora ci mettiamo a lavorare – ha detto – perché i porti non si fermano. Gli scali e le Autorità Portuali non si sono mai fermate nemmeno sotto il lockdown e non si possono quindi fermare perché ora c’è un commissario. Vanno avanti dunque come devono andare avanti tutti i porti, anche perché bisogna ricordare che dagli scali, nel nostro Paese, entrano ed escono la maggior parte delle merci che sono complessivamente circa il 90%».
Pettorino ha sottolineato come «nei porti lavora una parte fondamentale del nostro Paese e le Autorità di Sistema Portuale, che sono il centro nevralgico nonché il motore delle attività portuali – ha ribadito -, devono funzionare anche quando ci sono i commissari. Non è la mia prima esperienza – ha ricordato – dunque so qual è il mio compito». L’ammiraglio ha affrontato anche il tema inerente la “battaglia” riguardante il divieto di bici e monopattini all’interno dello scalo, che ha visto già due manifestazioni. l’ultima delle quali proprio ieri.
«I porti sono luoghi di lavoro – ha spiegato -. Ad Ancona ogni giorno lavorano 6.500 persone. Le lavorazioni che avvengono sono anche particolari e richiedono prima di tutto: cautele, sicurezza e incolumità delle persone. Alcuni porti italiani hanno poi una caratteristica e Ancona è tra questi: si trova all’intero del tessuto cittadino. Allo stesso tempo, la città non ha un lungomare e comprendo il bisogno dell’affaccio al mare che i cittadini sentono. Però – ha detto – allo stesso tempo bisogna mettere insieme due questioni: il lavoro e la fruibilità da parte di tutti. Credo ci siano margini e spazi per poter lavorare in questo senso, mettendo divise le due missioni ma senza derogare la sicurezza». A tal proposito «il porto antico è meritevole di un’attenzione e di una programmazione che deve vedere la condivisione di tutta la comunità, e non solo quella portuale». Il commissario straordinario ha riflettuto anche su quanto affermato dal presidente Acquaroli.

Pettorino con Matteo Paroli, segretario dell’Authority

«Un presidente di Regione ha tutte le ragioni di chiedere un presidente e non un commissario – ha chiosato -. Il commissario è una situazione di carattere evidentemente e necessariamente transitorio. Io sono qui per garantire la continuità delle attività di lavoro anche in questo periodo, che dovrebbe essere il più breve possibile. Acquaroli dunque, pur avendo manifestato una sua giusta ragione, lo tranquillizzerei. Inoltre – ha aggiunto – ricordo che è stata pubblicata la manifestazione di interesse per un presidente, la cui scadenza è per il 26 luglio. Si riceveranno quindi le domande e da lì inizieranno tutte le necessarie interlocuzioni per la sua individuazione e quindi, a catena, tutte le altre attività. Ci sono dei tempi tecnici. Sicuramente nel mese di agosto i parlamentari non si riuniscono – ha ricordato -, ma potranno comunque già essere lavorati i nomi che emergeranno».
Sotto la lente anche la polemica riguardante i soli 20 milioni di euro dati al porto di Ancona dal Pnrr. «Ho da poco sentito il ministro Giovannini – ha spiegato – che mi ha rassicurato dicendomi che il Governo vuole investire. A breve verrà approvato un piano generale e sulla scorta di quello lavoreremo per il recupero di ulteriori risorse oltre ai Fondi già assegnati. Anche in questo – ha precisato – vorrei in qualche modo rasserenare Acquaroli».
Infine il turismo che «non è competenza della Autorità di Sistema Portuale. Questo è un porto polivalente, e si è lavorato per un’attività polifunzionale. Ci sono indubbiamente le crociere e lo scalo di Ancona ne intercetta un certo numero. Si ragionerà per verificare la possibilità di fare qualcosa anche perché un crocierista, in media, lascia 60 euro al giorno nella città che visita. Indubbiamente – ha concluso – il lavoro fatto dall’Autorità di Ancona è stato un ottimo lavoro. Bisognerà solamente continuare ciò che è stato già avviato. La prima cosa che voglio fare – ha concluso – è lavorare, affrontando prima le emergenze e poi le urgenze. In maniera graduale verrà fatta tutta un’analisi di quelle problematiche che ancora non sono concluse e che magari, il decreto che mi conferisce la potestà di intervento, mi permetterà di fare.»

Autorità Portuale: Pettorino commissario straordinario

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