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L’ok della Conferenza Stato-Regioni:
test salivari a campione nelle scuole
«Le Marche fanno da apripista»

SVOLTA - Saranno introdotti negli istituti primari e secondari di primo grado, il documento prevede un programma di testing per monitorare e ridurre la diffusione del virus e limitare isolamenti e quarantene, cercando così di evitare il ritorno in Dad. La soddisfazione degli assessori Saltamartini e Latini: «L’importante adesso è che il Ministero riconosca l’indirizzo dato e approvi nuovi criteri per il rilascio del green pass»

 

LATINI-SALTAMARTINI

Filippo Saltamartini e Giorgia Latini

 

Oggi la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il piano per il monitoraggio della circolazione del Covid che introduce i test salivari nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. «Per la nostra Regione, che è stata sin da subito alla testa di questa battaglia per il riconoscimento dei tamponi salivari per l’ottenimento del green pass – spiegano l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini – si tratta di una buona notizia che in divenire potrà essere un’ottima notizia». Il documento, approvato nella riunione straordinaria di questo pomeriggio, che prevede l’utilizzo a campione dei test molecolari eseguiti sulla saliva, mette in campo un programma di testing per monitorare e ridurre la diffusione del virus e limitare isolamenti e quarantene, cercando così di evitare il ritorno in Dad. Più nel dettaglio individua scuole “sentinella” che consentano una campionatura rappresentativa della popolazione scolastica e, soprattutto, chiede un approfondimento al Ministero della Salute per validare i test salivari molecolari ai fini del rilascio del green pass. «Dai primi incontri avuti con alcuni dirigenti scolastici delle Marche e negli incontri a seguire con l’Ufficio Scolastico Regionale – proseguono gli assessori Latini e Saltamartini – stiamo individuando le scuole sentinella e concordando le procedure di raccolta dei test ogni 15 giorni che, come previsto dal testo approvato, possono essere svolte anche dai genitori o nelle farmacie, previo accordo. Si tratta di passaggi organizzativi che non creeranno problemi: l’importante adesso è che il Ministero riconosca l’indirizzo dato in Conferenza Stato-Regioni e approvi nuovi criteri per il rilascio del green pass. Le Marche – aggiungono – sono state apripista, hanno per prime chiesto di valutare la possibilità dei tamponi salivari come strumento efficace di gestione della pandemia, valutando anche l’estensione di questa modalità di screening agli impianti sportivi». «Da mesi – conclude l’assessore Giorgia Latini – il mondo della scuola attende indicazioni. Nella nostra Regione ci siamo attivati per finanziare ventilatori meccanici e sanificatori, per scongiurare quella che sembrava essere una soluzione inevitabile: la didattica a distanza. Fino a qualche giorno fa sembrava inevitabile anche che il green pass non potesse essere esteso ai test salivari. Ora stiamo cercando di superare anche questo limite poco comprensibile. Quando le proposte sono ragionevoli non possono essere ignorate».

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