facebook rss

Da Torino ad Ancona
per risolvere gli sgarri sui social:
dieci denunce per rissa

LE INDAGINI della polizia hanno permesso di individuare i componenti di due bande rivali che si sono affrontati anche con coltelli nella serata dello scorso 20 agosto. Due nordafricani sarebbero arrivati dal Piemonte per dare man forte a due amici. Uno dei denunciati aveva già aggredito un 48enne in via Matteotti

foto d’archivio

 

di Alberto Bignami

Una maxi rissa tra giovanissimi, armati anche di coltello, avvenuta lo scorso 20 agosto intorno alle 22,30 nei pressi di piazza del Papa. La telefonata alla polizia era arrivata dopo che una ragazza era stata vista con una ferita alla fronte, scappata insieme alle amiche mentre un gruppetto di conoscenti si stava picchiando.
La polizia e gli agenti della Squadra Mobile hanno chiuso il cerchio delle indagini, risalendo e denunciando per rissa ben 10 ragazzi, tutti tra i 19 e i 22 anni, protagonisti di quello che a tutti gli effetti era stato un regolamento di conti a seguito di alcuni insulti iniziati sui social. Da virtuali, le minacce si sono quindi fatte reali. Stando a quanto ricostruito dalla polizia, i componenti di due bande anconetane si erano minacciati fino a che una gang non ha chiamato i rinforzi da Torino, per poi affrontarsi faccia a faccia e a sorpresa nei pressi del salotto anconetano, tra calci e pugni.  Iniziata la rissa, poco dopo erano intervenute le Volanti che, giunte sul posto, avevano visto una ragazza con il volto sanguinante, a seguito però della caduta dovuta alla fuga dalla mischia. Nel correre lungo la strada, la giovane era inciampata, finendo con il viso a terra.
Poco dopo, avviate immediatamente le ricerche, era stato fermato un ragazzo presente sul luogo dei fatti, risultato poi estraneo alla vicenda, che aveva però riportato un profondo taglio all’indice della mano sinistra, procuratogli dalla lama di un coltello impugnato da uno degli indagati. Al momento del blitz infatti, nonostante fossero in tutto 10 le persone che “dovevano” affrontarsi, queste si trovavano insieme ad altri amici per trascorrere la serata.

Carlo Pinto, capo della Mobile

Dalle immagini di videosorveglianza estrapolate dalle varie telecamere che inquadrano ogni angolo della piazza, gli investigatori sono però riusciti a individuare il responsabile del ferimento, proprio mentre prendeva il coltello nascosto in un’aiuola vicino all’abside della chiesa di Santa Maria della Piazza per poi brandirlo e nasconderlo nella cintola dei pantaloni all’arrivo successivo della polizia. Era stata trovata anche una bomboletta di spray al peperoncino, pure questa nascosta in una vicina aiuola e sequestrata.
Gli indagati sono 10 ragazzi: 5 di una banda e 5 dell’altra. Due sono italiani mentre 8 sono nordafricani, di cui due domiciliati a Torino. Uno dei due italiani inoltre, un 18enne, era stato già denunciato per aver aggredito poco tempo prima un 48enne anconetano pestato in via Matteotti, la cui unica “colpa” era stata quella di intervenire per evitare il tentativo di furto di una bicicletta mentre era presente il proprietario che chiedeva aiuto.
Tutti quanti sono stati denunciati per il reato di rissa e 3 per porto d’armi e oggetti atti ad offendere perché trovati in possesso di coltelli. Uno, anche per lesioni aggravate poiché responsabile di aver ferito alla mano uno dei ragazzi.

Pestato a sangue da una baby gang: «Mi hanno accerchiato in dieci, ho pensato di non farcela»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X