A tre giorni dall’udienza preliminare per la strage della Lanterna Azzurra (filone “amministrativo”) il sindaco di Corinaldo Matteo Principi ha affidato alla pagina social del Comune i suoi pensieri legati all’inchiesta, alla ricerca della verità e alla comunità travolta quasi tre anni fa dalla tragedia dove persero la vita sei persone e ne rimasero ferite circa 200. «Lo scorso giovedì – ha scritto il sindaco – si è svolta una nuova udienza del procedimento penale per i fatti accaduti l’8 dicembre 2018 alla Lanterna Azzurra e che mi vede fra gli imputati.
Il Comune di Corinaldo (con una delibera di giunta, senza la mia presenza) ha presentato la richiesta di Costituzione Parte Civile che è stata respinta dal Giudice. Mentre è stato citato dagli avvocati della parte lesa come Responsabile Civile.
Fin dal giorno successivo ai fatti della Lanterna Azzurra (e da lì ogni giorno ed ogni notte) ho creduto che il nostro principale scopo come Comunità fosse quello di metterci a disposizione in tutto e per tutto per far emergere la Verità. Per cercare di accendere una luce su quanto accaduto e provare a portare un po’ di “senso” in una vicenda che non ne ha alcuno.
E nella ricerca della Verità su quanto accaduto, sappiamo che ci sono anche le ferite di Corinaldo. Di una Comunità tutta che, senza colpe, si è ritrovata ad essere raccontata per quello che non è. E quello che non è mai stata.
Nulla a confronto di quanto vivono tutti i giorni i genitori e i parenti di chi ha perso la vita quella notte. Lo so e lo saprò per tutti i giorni della mia vita.
Ma rimane comunque una delle Verità che dovranno emergere, prima o poi.
Personalmente ce la metterò tutta. Come ho cercato sempre di fare».
Strage Lanterna Azzurra, richiesta rigettata: il Comune non sarà parte civile
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