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Allarme topi piazza Rosselli:
«Pessimo biglietto da visita
per chi arriva in città» (Foto)

ANCONA - Residenti e commercianti dell'area su cui si affaccia la stazione ferroviaria, esasperati dai ratti, hanno collocato delle trappole. Il problema è l'incuria della zona: «C'è un solo Igenio per raccogliere i rifiuti»

Un trappola per topi nell’area di piazza Rosselli

di Giampaolo Milzi

Tentando di sdrammatizzare, ma col sorriso amaro in volto, c’è chi tra residenti e operatori commerciali l’ha ribattezzata “Topolinia”, la vasta area di piazza Rosselli dove si affaccia la stazione ferroviaria di Ancona.  Via via, dall’estate scorsa, i topi in zona si sono moltiplicati in modo abnorme. Si considerano residenti stabili anche loro. Di notte e, cosa più preoccupante, anche di giorno. Soprattutto sul fronte edificato sul lato della piazza opposto all’edificio dello scalo ferroviario. Passeggiano sui marciapiedi, attraversano le corsie della strada, entrano negli androni condominiali, s’intrufolano tra i tavolini e le sedie dei tanti bar e ristoranti, riescono persino a raggiungere balconi e terrazzini sul retro dei palazzi. Per Annamaria Calabrese, che lavora in un pizzeria della zona, i ratti, di ogni dimensione, sono una presenza ormai abituale: «E mica hanno paura delle persone. Un paio di mesi fa è capitato che un esemplare abbastanza grosso ha iniziato a girare del nostro spazio dehors all’aperto, ha cercato perfino di arrampicarsi su una gamba di un cliente». Già, una presenza ordinaria, e inquietante. Lo conferma Cristina Jolob, che abita al civico 24: «Quasi ogni mattina, quando verso le 7 esco per andare al lavoro, capita che passa il mezzo di AnconAmbiente che carica i contenitori d’immondizia Igenio, a quel punto, dato che molti topi si nascondono lì sotto, escono a frotte, e parecchi si rifugiano sotto la pedana di un ristorante». Tra chi li ha messi nel mirino, ingaggiando una battaglia tutta personale, c’è in particolare Franco Trecca, titolare del garage al civico 17, dell’edificio dove abita: «Qui in autorimessa ne entrano tantissimi. Mai così tanti dal 1999 che ho questa attività. Ma il peggio è che alcuni sono riusciti a scorrazzare nel mio terrazzino e in quello del mio vicino, il signor Augello. Altri si sono si sono intrufolati nelle colonnine esterne delle condotte dell’acqua e del gas, nelle crepe del cartongesso, e al piano terra, ho sentito un’entità, di sicuro un topo, che graffiava le pareti interne di un vano scale. Al quinto piano, in un piccolo spazio all’aperto, abbiamo trovato un secchio tutto sporco di escrementi di topi!». E allora? «Allora c’è chi si è dato da fare in prima persona. Io domenica 10 ottobre sono andato a comprare le esche di diverso tipo, e col signor Augello abbiamo sparso alcune bustine e messo nei terrazzini tre cassettine, tutte contenenti veleni. Inoltre una ditta ingaggiata dal condominio è intervenuta per la derattizzazione».
Il signor Trecca, dopo aver avvertito l’amministratrice del suo codominio, così come la signorina Barbara Paradiso (che sta al civico 24) – tanto per citare alcuni esempi – hanno o scritto o telefonato all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune per chiedere interventi tempestivi. Nel giro di un paio di giorni si è fatto vivo un operatore dell’azienda che ha preso in appalto il servizio di derattizzazione dall’Assessorato all’Ambiente «ma ha piazzato una cassetta topicida, solo una, fuori del garage», sottolinea Trecca.  «Altre trappole sono da tempo fuori uso – segnala Andrea Di Benedetto, contitolare del ristorante Miscia – Anche io sono andato ad acquistare le esche, al Consorzio Agrario. E ne ho posizionate alcune lungo il marciapiede. Ma i topi sono solo la riprova emblematica di un grosso problema a monte, tutta piazza Rosselli è sporchissima. – aggiunge – Qui si affacciano 4 alberghi, due negozi di kebab, due bar, una pizzeria e altre attività ricettive. E poi c’è la stazione ferroviaria. Insomma quest’area così poco pulita e così trascurata dall’Amministrazione comunale è un pessimo biglietto da visita per chi arriva in città». E AnconAmbiente che fa? Certo, non le facilitano il lavoro i soliti incivili che spesso abbandonano rifiuti d’ogni sorta, anche ingombranti, accanto al punto di raccolta Igenio. «Ma non è accettabile che di Igenio ce ne sia uno solo in tutto questo lato della piazza. – sottolinea Di Benedetto – Pensi che già nel 2019 abbiamo inoltrato una petizione ad AnconAmbiente perché ne installasse un secondo, ma non ci hanno risposto». Il garagista Trecca, dal canto suo, vorrebbe «che AnconAmbiente aumentasse i turni di scarico di quell’unico Igenio, che attualmente viene svuotato due volte al giorno dal lunedì al sabato, e una volta alle 5 del mattino la domenica».
Infine – mentre tanti degli abitanti dei palazzi tengono le finestre chiuse per paura di avere i topi come ospiti indesiderati – una curiosità: questa specie di crescente ratto-invasione – concordano tutte le persone che abbiamo sentito – sarebbe scattata da quando sono ripresi i lavori di sbancamento del terreno nella vicina area Verrocchio, parte della quale scorre proprio dietro gli edifici, destinata ad ospitare un grande parcheggio.

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