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Nonni e genitori in mezzo al pantano
attendendo i bimbi all’uscita di scuola

FALCONARA - Nelle giornate di pioggia parenti e babysitter dei 220 iscritti delle elementari Mercantini si trovano costretti a stare in mezzo al fango «con il rischio di scivolare e cadere, soprattutto per gli anziani, come è già successo». Il Comune ha fatto diversi sopralluoghi «ma fino ad ora non è cambiato nulla»

Alcuni genitori all’uscita della scuola

Le attuali giornate di pioggia ripropongono un problema non ancora risolto, circa lo stato in cui versa l’area antistante alle uscite della scuola elementare Mercantini di Falconara, che si trasforma in un vero e proprio pantano.
A segnalarlo, tramite il numero whatsapp di Cronache Ancona 333.180.5353, sono alcuni genitori che lamentano come l’istituto conti «220 iscritti. Tanti bambini, tutti minorenni – spiegano – che escono ovviamente accompagnati da genitori, nonni, babysitter e zii. Nelle giornate di pioggia – sottolineano -accompagnatori e bambini sono per forza di cose costretti a camminare oltre che sul marciapiede, che già di per sé è abbastanza stretto e si trova davanti alle uscite, pure sulla parte sterrata che non ricevendo in alcun modo nessuna manutenzione, finisce che si trasforma in una specie di pantano. La melma si fa scivolosa ed è anche capitato che per questo motivo qualcuno finisse a terra».
La pioggia crea dunque «una serie di pozzanghere e inoltre – aggiungono – la pavimentazione situata nella parte posteriore si trova in pendenza e aggiunge ulteriore acqua che si raccoglie tutta all’uscita. Ci sono giornate – dicono – durante le quali i bimbi si trovano ad uscire con l’acqua che arriva alle caviglie».
La situazione è stata ovviamente «resa nota al Comune sia dalla precedente dirigente, che dall’attuale preside tanto che sono stati fatti diversi sopralluoghi ma – continuano – nonostante le recriminazioni degli utenti, non è cambiato nulla. Ci si trova tuttora a camminare nel fango, con i bimbi che ogni volta rischiano di cadere e gli anziani che potrebbero rompersi una gamba».

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