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Indelfab in fallimento:
nuova procedura di mobilità
per 505 lavoratori

LAVORO - Del totale 257 sono impiegati del sito di Fabriano, gli altri operai dello stabilimento umbro. La Fiom di Ancona esprime preoccupazione per il loro futuro occupazionale e chiede «uno sforzo al Governo per avere ulteriori risorse, nella legge di stabilità, finalizzate alla risoluzione delle crisi industriali, anche alla luce dei fondi destinati al rilancio dell’industria manifatturiera dal Pnrr»

Un’assemblea dei lavoratori della Indelfab (ex Jp Industries) di Fabriano

 

Indelfab in fallimento: aperta la nuova procedura di mobilità per 257 impiegati del sito di Fabrianoe  e 248 operai dello stabilimento umbro. «Adesso si sfruttino questi ultimi 6 mesi per fare quello che non si è fatto in 10 anni – esordisce una nota della segreteria Fiom Cgil Ancona – Negli scorsi giorni è stata notificata l’apertura della nuova procedura di mobilità per la Indelfab in fallimento (ex Jp Industries e già A.Merloni), che riguarderà 505 lavoratori totali, di cui 257 impiegati su Fabriano. La Fiom di Ancona esprime profonda preoccupazione per il futuro occupazionale delle persone interessate e per il territorio montano in generale, al tempo stesso si augura che possibili manifestazioni di interessi si propongano per l’acquisto complessivo dell’azienda, o anche solo di asset e/o immobili, tenendo comunque conto in ogni caso dell’esigenza di salvare e tutelare più posti di lavoro possibili».

La segreteria della Fiom di Ancona ritiene, pertanto, indispensabile, anche alla luce dei fondi destinati al rilancio dell’industria manifatturiera dal Pnrr, «uno sforzo ulteriore da parte del Governo per avere ulteriori risorse, nella legge di stabilità, finalizzate alla risoluzione delle crisi industriali ed al rilancio del Paese e delle aree colpite da anni di crisi. Politiche attive, progettualità industriale, salvaguardia del made in Italy e delle filiere produttive, accompagnamento alla pensione e staffetta generazionale, sono tutti temi generali che si materializzano in maniera drammatica nell’area del fabrianese, dove la Indelfab rappresenta l’emblema di un declino industriale la cui tendenza può essere invertita solo con una vera progettualità e con un’azione sinergica di tutti».

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